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Venerdì 6 giugno si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno preso parte l’Assessore al Governo del Territorio, Edilizia Privata e Lavori Pubblici Marco Lamperti e il segretario cittadino del PD Valerio Imperatori. In questo articolo riportiamo quanto discusso sui temi del governo del territorio e dell’edilizia privata.

Oneri di urbanizzazione, PGT e convenzioni

Per quanto riguarda i temi del governo del territorio e dell’edilizia, uno dei primi provvedimenti presi dalla Giunta Pilotto è stato, nel marzo del 2023, l’aumento degli oneri di urbanizzazione del 18%, in ritardo di circa due anni rispetto all’obbligo triennale di aggiornamento. È stato un intervento necessario e corretto, in quanto il mancato adeguamento avrebbe costituito un danno erariale, soprattutto in un contesto in cui i costi delle opere pubbliche sono aumentati sensibilmente.

Sempre nel marzo del 2023, è stato anche avviato l’iter per la variante generale al PGT (Piano del Governo del Territorio). La fase propedeutica si è chiusa nell’agosto del 2024, con l’approvazione della delibera sugli obiettivi. La pubblicazione ai fini della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è attualmente in programma per la fine del 2025. L’adozione e l’approvazione definitiva, invece, sono previste entro il terzo trimestre del 2026.

Parallelamente, è stato riorganizzato il sistema delle convenzioni urbanistiche. Gli accordi con i privati sono ora maggiormente orientati verso l’interesse pubblico: chioschi, marciapiedi, centri civici e altri interventi “negoziali” vengono portati avanti in proporzione al volume edificato dagli operatori. L’impegno dell’Amministrazione è quello di negoziare con fermezza ed equità, con lo scopo di fare emergere opere a beneficio di tutta la città anche da iniziative immobiliari private.

Edilizia convenzionata

La Giunta ha varato un nuovo protocollo per l’edilizia convenzionata: prevede un limite ISEE di 30 mila euro per i primi tre mesi, che successivamente sale a 45 mila euro. Il prezzo al metro quadro è fissato sulla base del costo di fabbricazione, in linea con il principio di non marginalità sull’edilizia convenzionata.

Sarà possibile accedere agli alloggi a prezzi calmierati tramite acquisto, affitto o patto di futura vendita. È previsto un vincolo alla rivendita – sempre a prezzo calmierato – per un periodo di 30 anni, senza vincoli sulla durata del periodo di vendita.

La prima convenzione, riguardante l’area “Ex Garbagnati” di Via Val d’Ossola, è stata siglata a dicembre 2024. Sono attualmente in istruttoria 12 ulteriori interventi.

Variante del Polo Istituzionale

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La variante del Polo Istituzionale – il cui Accordo di Programma è stato chiuso nel dicembre del 2022 – è stata adottata lo scorso inverno, e si prevede che venga approvata entro la pausa estiva.

Questa nuova configurazione urbanistica trasforma l’area, originariamente destinata a uso terziario-commerciale e direzionale, in uno studentato anche convenzionato. Verranno inoltre realizzati un parcheggio di interscambio con la fermata della linea M5 che sorgerà in prossimità e altre funzioni pertinenziali e complementari.

Riduzione del consumo di suolo e decostruzione

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Di fronte al preoccupante aumento del consumo di suolo a Monza negli ultimi due decenni, l’Assessore Lamperti ha ricordato la decisione di tagliare un totale di 142.000 metri cubi di nuove volumetrie edilizie, attraverso revisioni normative e scelte urbanistiche. Nello specifico, 100 mila metri cubi sono stati eliminati grazie alla revisione delle premialità volumetriche introdotte dall’Articolo 40 bis della Legge Regionale 12/2005 e della delibera comunale varata dalla Giunta Allevi nel 2021. I restanti 42 mila metri cubi, invece, sono stati cancellati con la soppressione del centro direzionale previsto a nord di Viale Libertà.

Vi è poi l’approccio strategico alla decostruzione urbana, concetto su cui aveva ragionato anche la Professoressa Elena Granata all'edizione 2025 di PD Porte Aperte. Si tratta di un processo virtuoso in cui le aree dismesse – che nel caso di Monza ricoprono una superficie pari a una volta e mezzo quella del Centro storico – vengono trasformate in luoghi di vita pubblica, pur mantenendo eventualmente una quota di edilizia residenziale o commerciale. Le gru non sono più solo meri simboli di cementificazione, ma diventano veri e propri strumenti di trasformazione positiva.

Due esempi concreti sono:

  • Il piano attuativo per l’area dismessa tra le vie Manara e Milazzo, che prevede, oltre a nuove residenze, anche una piazza pubblica, una pista ciclabile, 1300 metri quadrati di verde e un parco da 1000 metri quadrati.
  • La variante del Programma Integrato di Intervento di Via Foscolo, per la quale si è applicata una redistribuzione dei volumi rispetto al progetto del 2016, incrementando le dimensioni dell’area filtrante ed eliminando l’effetto saracinesca.

In conclusione, la decostruzione è un atto sia fisico che simbolico. Si abbatte ciò che non serve più per costruire una città più vivibile, pubblica e socialmente connessa.

Pietro Dinardo
A proposito dell'area di via Manara si parla di un parco di 1000mq (33×33m ca ) e di verde pubblico per 1300mq : non c'è un errore di zeri ?
Inoltre le variazioni rispetto al piano della precedente giunta sono così importanti e a favore del pubblico vs privato che andrebbero promosse a suon di grancassa.

Maria Niessen
Sforzi apprezzabili. Ma anche il pd deve capire che il global warming è una realtà incombente e quasi irreversibile. Mitigare i territori urbani con aree verdi e alberate è condizione indispensabile e urgentissima. Il tempo dei compromessi col mondo dell'edilizia è finito. Si deve demolire, liberare suolo e alberare. Ne va del futuro delle giovani generazioni.

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