L’appuntamento PD Porte Aperte, che si terrà sabato 10 maggio dalle 9 alle 17 al Centro civico San Rocco, sarà una grande occasione di ascolto di testimonianze significative, utili anche alla nostra città per ripensare e riprogettare le linee e le azioni di intervento future.
Nella prima parte della mattinata, il PD Monza aprirà le porte a esperienze di livello nazionale sui temi dell’Abitare, del Crescere e del Muoversi. A parlarne saranno tre relatori di spessore: andiamo a conoscerli.
Abitare: Città aperte, creative, sostenibili e inclusive
Il tema verrà trattato da Elena Granata, professoressa di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Svolge attività di consulenza e ricerca, in merito soprattutto al come le politiche territoriali dovrebbero ripensarsi di fronte ai cambiamenti ambientali, culturali e sociali in atto.
A riguardo, ha pubblicato in questi anni diversi libri. Tra questi, in Placemaker. Gli inventori dei luoghi che abiteremo c’è il sunto della sua linea culturale e delle opere che caratterizzano il suo lavoro:
“Abbiamo bisogno di un pensiero nuovo per le nostre città. Di creatività e spazi che rispondano meglio ai nostri bisogni reali. Abbiamo bisogno di ospedali, scuole e spazi pubblici dove per persone possano sentirsi accolte, dove ritrovarsi, parlare, giocare.”
Crescere: Generazioni che cambiano, quali modelli formativi, educativi e aggregativi nell’era digitale
A portare il suo contributo su un argomento così attuale e complesso come quello che riguarda le nuove generazioni sarà presente Tiziano Salvaterra. Docente all’Università di Trento, già Assessore alle Politiche Giovanili per la Provincia di Trento, direttore della Rivista “Giovani e Comunità Locali” e presidente di Orizzonte Giovani. Prendendo spunto da questa esperienza maturata nel terzo settore, porterà nella sua comunicazione le “buone pratiche” realizzate nel corso degli ultimi dieci anni.
In particolare, Orizzonte Giovani si occupa di ospitalità per studenti, sostegno ai percorsi di studio, incentivazione del dialogo tra scuola, famiglie e studenti, promozione di politiche giovanili e animazione culturale di comunità.
In una recente intervista, rispetto alla domanda “Come stanno i giovani nel nostro Paese?”, Salvaterra ha risposto:
“Più che disagiato il mondo giovanile appare disorientato, anche se temo che ancor più disorientati siano gli adulti. Tuttavia, occorre fare delle distinzioni a partire dalle età dei nostri ragazzi: […] dal preadolescente che di solito è iper-protetto dalla famiglia e dalla scuola, all’adolescenza che è la stagione della trasgressività, diversa è invece la situazione dei giovani che finiscono la scuola e devono scegliere cosa fare nella vita. Hanno davanti a loro scelte importanti, che possono diventare irreversibili, se si commette uno sbaglio o si decide di non scegliere, è qui che possono nascere delle difficoltà con il rischio che diventino disagio.”
Muoversi: Nuove forme di mobilità urbana – L’esperienza delle Zone 30 e non solo
Ospite d’eccezione alla nostra iniziativa sarà l’Assessore alla Mobilità del Comune di Bologna Michele Campaniello, che ha dato continuità al lavoro precedente dell’Assessora Orioli. Come è noto, la sperimentazione diffusa delle Zone 30 a Bologna è stata oggetto di molta attenzione – anche critica – dei media nazionali.
Un progetto coraggioso che si pone come obiettivo il coniugare la sicurezza stradale con l’incentivazione di nuove forme di mobilità sostenibile. Una sperimentazione che, nei fatti, si sta rivelando molto positiva e che sta trovando attenzioni e replicabilità in molte altre città italiane guidate dal centrosinistra.
La cosa più significativa consiste nel fatto che le Zone 30 sono collocate in un vero e proprio piano, che prevede un insieme di azioni riguardanti la città di Bologna.
Come affermato recentemente in un’intervista dall’Assessore Campaniello:
“Nei prossimi anni l’obiettivo principale sarà consolidare e ampliare la rete tranviaria, completare l’elettrificazione della flotta degli autobus. Entro il 2027 Bologna avrà una flotta circolante di mezzi di trasporto pubblico interamente ad emissioni zero.
Le politiche della sosta dovrebbero mirare a ridurre il parcheggio indiscriminato e favorire la rotazione.
Per incentivare la mobilità pedonale e ciclabile, bisogna continuare a investire nella sicurezza e nel comfort delle infrastrutture. La creazione di nuove piste e corsie ciclabili, la riorganizzazione delle strade in modo da renderle più sicure per pedoni, ciclisti e veicoli.”
Con un “cast” così importante e competente non si potrà proprio mancare a questa edizione 2025 di PD Porte Aperte!
Per iscriversi, compilare il seguente form.
Il programma completo dell’iniziativa è consultabile a questo link.