Quanto segue è una rielaborazione dell’intervento che ho fatto durante la seduta del Consiglio Comunale di giovedì 20 marzo 2025, in occasione del flashmob dei consiglieri di maggioranza in risposta all’attacco di Giorgia Meloni al Manifesto di Ventotene.
Oggi non era mia intenzione intervenire, ma non ho potuto non pensare al fatto che, con una mossa a suo modo storica, a gennaio questo Consiglio ha deciso all’unanimità di intitolare uno spazio pubblico a Ursula Hirschmann. Monza sarà una delle poche città ad avere uno spazio che porti il nome di una donna straordinaria, che ha incarnato l’ideale dell’Europa unita.
Ce lo ha ricordato molto bene ieri sera Roberto Benigni, nel suo straordinario monologo televisivo, quanto la Hirschmann sia stata fondamentale perché il Manifesto di Ventotene abbia potuto lasciare l’isola e il confino. Ed essere pubblicato, conosciuto, per poi diventare il punto di riferimento di un sogno, quello di un’Europa finalmente libera e unita.
Non mi aveva sorpreso, ma non lo avevo dato per scontato, quel voto all’unanimità. Così come non do mai per scontato il fatto che, nella mia esperienza nei giovani eletti europei e nel lavoro per la costruzione di un’Europa a partire dai comuni, si riesca spesso – forse aiutati dal fattore generazionale – a condividere che il progetto dell’unità europea venga prima della legittima divisione politica.
È per questo che io voglio credere e sperare che, coerentemente con quel voto unanime, questo intero Consiglio Comunale – senza distinzioni – ritenga fuori luogo le dichiarazioni della Presidente del Consiglio, che ieri alla Camera con citazioni estrapolate dal contesto e forzature ha dileggiato proprio il Manifesto di Ventotene e il suo significato profondo. Il tutto in un momento così delicato per l’Europa. Convocando l’Italia fuori dalla tradizione che l’ha sempre vista protagonista del processo europeo e tra i paesi più europeisti, anche nei sentimenti dei cittadini.
Spero davvero che tutti noi condividiamo che l’Europa è il nostro orizzonte comune. Indipendentemente da ciò che può pensare questo o quel Presidente americano del momento.
A sostegno di questi valori e di questa progettualità, che vuole essere ampiamente condivisa nel segno di un orgoglio europeo e una prospettiva di futuro comune, moltissime persone sono scese in piazza sabato scorso a Roma. Molte altre persone manifesteranno a Bologna e a Firenze, come annunciato dai sindaci, il primo finesettimana di aprile.
E anche a Monza stiamo lavorando per avere la nostra piazza, per un’Europa libera e unita.
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