Venerdì 21 marzo il Comune di Monza, assieme alla fondazione Transform Transport e Monza Mobilità, ha promosso un primo momento di confronto con rappresentanti delle Consulte e associazioni locali in relazione alla stesura del PEBA. Quest’ultimo, di cui si era già parlato in un altro articolo, consiste nel documento che gli enti pubblici devono elaborare per mappare e superare le barriere architettoniche presenti nel territorio di competenza.
Il percorso, avviato alla fine del 2024 con uno stanziamento dedicato di bilancio, punta ad analizzare la situazione attuale in città, passando poi a definire e programmare interventi mirati ed efficaci. Per raggiungere questo obiettivo, si è deciso di affiancare il lavoro di mappatura tecnica – che si avvarrà anche di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale – con un’azione cooperativa che prevede il coinvolgimento di stakeholder in grado di portare punti di vista diversi e concreti. Ad esempio, disabilità fisiche e sensoriali, difficoltà deambulatorie o necessità di utilizzare passeggini per bambini.
L’entusiasmo percepito tra i partecipanti dell’incontro del 21 marzo è un segnale molto positivo, che conferma l’importanza di proseguire su questa strada. Perché, come scrive l’Assessora alla Mobilità Irene Zappalà, immaginare e costruire città più inclusive “coinvolgendo fin dall'inizio chi ha, nella propria quotidiana esperienza, qualcosa da raccontare è il modo migliore per riuscire ad avere non solo dei buoni documenti formali ma, soprattutto, per raggiungere risultati tangibili e sostanziali”.
Report
Miei commenti