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Si potrebbe recuperare e riqualificare il  poco verde presente nel quartiere, utilizzandolo al massimo. Si potrebbero potenziare le aree verdi presenti tra gli svincoli dell’Autostrada sul territorio della Circoscrizione 3 a Sant’Alessandro,  aiutando così a diminuire e a controllare la temperatura e l’azione delle polveri sottili. Richiesta avanzata dalla Circoscrizione nel mese di luglio del 2009 all’Assessore Provinciale, a cui non è stata ancora data risposta. Chi possiede una minima sensibilità ambientalista sa bene che le aree verdi non sono solo essenziali elementi d’arredo ecologico per le città, ma anche fornitori di servizi ambientali, perché, ad esempio, riducono l’inquinamento acustico. Peccato però che tali attenzioni ecologiste siano condannate a rimanere inascoltate dall’Amministrazione comunale.

Percorrendo viale Marconi si torna bruscamente alla realtà osservando come viene mantenuto quel ritaglio di verde che costituisce lo spartitraffico tra le carreggiate. Esso ha subito negli anni un lento e costante degrado: le piante morte non sono state sostituite, il verde non è stato manutentato e nel tempo il tutto è diventato deposito di immondizia per gli automobilisti.

“Il degrado chiama degrado” recita impietosa una formula semplice, ma veritiera, che ha il sapore di una condanna inevitabile.  

Se da un lato non mi stupisce che diversi cittadini si siano lamentati per l’indecoroso spettacolo che offre via Marconi,  dall’altra  capisco quanto possa diventare arduo il compito di mantenere in ordine e pulita una città come Monza.

In questi giorni d’agosto, ad esempio, basta fare due passi in via Omero, arrivare alle scuole medie e buttare un occhio all’angolo per rendersi conto della situazione: una cassettiera ed un armadio abbandonati sovrastano interamente il piccolo cestino dell’immondizia, ed originariamente era presente anche una lavatrice. E’ sufficiente arrivare al parcheggio dell’area mercato in via Paisiello per scorgere delle carcasse di macchinette rubate di recente e scardinate.  

E’ veramente deprimente assistere a “spettacoli” così indecorosi e squalificanti quando basterebbe, se non si vuole raggiungere la piattaforma ecologica di viale Fermi,  telefonare gratuitamente  al numero verde ed accordarsi per il recupero del materiale da buttare, evitando così di seminarlo lungo le strade.  Ma tutto ciò mostra anche chiaramente la mancanza di controlli delle forze preposte.