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“C'È QUALCOSA CHE TI VOGLIO MOSTRARE, QUALCOSA CHE VOGLIO CHE TU TOCCHI”

Basta poco per stupirsi e rimanere sconcertati se ti vedi comparire davanti agli occhi qualcosa di cui non avevi più avuto notizia e ciò può indurti a sussurrare e a balbettare in preda al panico “a volte ritornano”!

Ecco presentarsi in una tiepida giornata di maggio 2010, un progetto che porta la data del 22 ottobre 2008… 

E’ ciò che è accaduto alla commissione Edilizia del Comune di Monza.

Un flashback risulta allora necessario, come in tutte le trame di film thriller ed horror che si rispettino, mentre una scritta cubitale compare in trasparenza sul video “tutto vero, tutto reale… ma non mandate a letto i bambini”...

Prendono il nome di Oasi del Cedro e Residenza dei Pini: due complessi residenziali di recente costruzione, situati su un fazzoletto di terra compreso tra la ferrovia, la tangenziale nord e via Borgazzi nel quartiere Casignolo.

Il primo, Oasi del cedro, costituito da due palazzine, realizzato in una vecchia area produttiva che viene completamente smantellata, salvando “saggiamente” il cedro centenario, da cui il complesso prende il nome…. per preservare l’adagio latino “nomen omen”.  

Il secondo, Residenza dei Pini, viene realizzato più tardi abbattendo un vero e proprio bosco (unica barriera naturale tra l'Oasi del Cedro e la tangenziale nord): anche questa volta vengono “saggiamente” preservati tre pini, da cui nuovamente il complesso prende il nome...

Le due palazzine di Oasi del Cedro, cui si aggiunge la mastodontica Residenza dei Pini, hanno in comune non solo un nome evidentemente truffaldino, ma anche alcuni vizi negli aspetti strutturali e funzionali, di non poco conto: un unico sbocco sul quartiere Casignolo  (un budello largo poco più di 4 metri destinato a diventare un'autostrada a lavori ultimati, che causerà in futuro pesanti ripercussioni sul piano viabilistico dell’intera zona); parcheggi interni inesistenti, verde praticamente assente e nessuna protezione acustica verso la tangenziale. E questo non è tutto, purtroppo!

Perché nello spazio ristretto tra i due complessi, dove un bel giardino per i ragazzi non avrebbe fatto di certo torto a nessuno in una situazione già tanto sacrificata, ecco sorgere dei box (ovviamente privati), con predisposizione di vano ascensore, e sopra scheletri di impalcature, a cui si accede da un elegante portoncino di ingresso, e già dotate di contatori del gas. I “box” annunciati salgono ed “escono dal terreno” con la facilità e la furia di un uragano…..  e celano al proprio interno l’ectoplasma di una terza palazzina...

 

I fatti risalgono a più di un anno fa ed è per questo motivo che i residenti decidono di non starsene zitti bensì di intervenire per fare chiarezza. Organizzatissimi si costituiscono in “Comitato Casignolo 2009” ed iniziano una battaglia serrata. Raccolgono in quartiere 600 firme contro l’edificazione selvaggia e le presentano al Sindaco e alle Autorità competenti: ma a distanza di un anno l’Amministrazione Mariani non ha ancora dato alcun  segnale di interessamento. Tutto tace: nessuna risposta, solo uno stridulo e pesante silenzio.

 

                                                  Diversi mesi dopo...

 

Concluso oramai il freddo e piovoso inverno 2009-2010, nei campi la neve ha fatto posto ai fiori, ed ecco arrivare, all’improvviso ed inaspettato, quale reduce di fantasmagorici iter burocratici e come un “pacco dono” di primavera, il progetto che porta la data del 2008 …..

Alla Commissione Edilizia del Comune viene chiesto di formulare un parere sulla TERZA PALAZZINA all’interno dell’Oasi del Cedro !!

Stupore, sconcerto, terrore: “il risveglio delle tenebre”

Un grido sinistro ed inquietante invade il quartiere “che i box tranformers si stiano tramutando in edificio?

Un  ennesimo edificio ……………. ?”

Ma il Partito Democratico non è rimasto alla finestra a guardare  e considera inconcepibile ed incresciosa tale situazione.

Non approva e vuole contrastare questo spudorato modo di lucrare sulle spalle dei cittadini: sia in Consiglio Comunale che in Circoscrizione 3, in Commissione Urbanistica, ha affrontato il problema. Ancora oggi non si stanca di chiedere chiarezza e cerca di dare un appoggio concreto ai residenti, evitando che all’Oasi del Cedro sorgano altre costruzioni con una facilità e leggerezza degna del gioco virtuale “Sim City”. 

…Un ennesimo edifico, un incubo urbanistico, sì un incubo per continuare a devastare l’area: una scelta folle!!!

Ma del resto come affermava con eleganza e spietatezza Joker in “Il cavaliere oscuro”…. “la follia è come la gravità: basta solo una piccola spinta!”.

                                                                                                                   Xenia Marinoni

                                                                                                                   Cristina Zanchi

                                                                                                               Carmine Vacchiano