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cantiere-san-fruttuosoGrazie all'attività di controllo e di informazione continui messi in atto dai Comitati per la Galleria di San Fruttuoso, è tornata all'attenzione dell'opinione pubblica la situazione dei lavori per il tunnel di Viale Lombardia. In particolare i Comitati hanno segnalato tre questioni di estrema rilevanza.

Il ritardo accumulato ad oggi. Dalla comparazione tra il crono programma ufficiale e l'avanzamento effettivo delle opere, si stima un ritardo nel completamento delle opere che varia da un minimo di due mesi ad un massimo di undici. Anas, in un comunicato di risposta, conferma nella sostanza il ritardo, senza però quantificarlo.

Le modifiche progettuali apportate e già in corso di esecuzione. Pur comprendendo che nell'esecuzione di attività così complesse, possano rendersi necessarie modifiche di carattere progettuale, risultano però particolarmente significative la "sparizione" della rampa intermedia di accesso al tunnel in direzione Milano e la scelta di fare incrociare il grande collettore Muggiò-Monza non più sotto il tunnel, ma nell'intradosso tra la parte superiore della galleria e il soprasuolo. Si tratta quindi di due modifiche particolarmente rilevanti, che Anas, almeno per quanto riguarda il collettore, non smentisce.

La sistemazione del soprasuolo. Mentre come è dimostrato, Anas procede con l'esecuzione delle opere anche introducendo modifiche sostanziali al progetto, per quanto riguarda la sistemazione della parte di superficie che rimarrà dopo la conclusione dei lavori, tutto è fermo.
O peggio, continua a rimanere in campo l'ipotesi progettuale voluta da Anas che, in sostanza, intende mantenere una calibro stradale analogo all'attuale.
A questo proposto occorre ribadire con chiarezza che l'ingente investimento di 230 milioni di Euro e il grande disagio patito per il cantiere si giustificano solo e soltanto in relazione alla volontà di porre un definitivo rimedio al disastro ambientale costituito dai 120 mila veicoli che transitano ogni giorno lungo la direttrice di Viale Lombardia. Questo significa che il progetto deve considerare prioritariamente la possibilità di riconnettere il tessuto urbano, riqualificandolo. Nessuno intende rinunciare ai benché minimi standard di sicurezza, ma ciò non deve costituire un alibi per riproporre semplicemente lo scenario attuale, solo perché comodo e vantaggioso per Anas.

Il Sindaco e la Giunta queste cose le sanno bene perché sono state oggetto di posizioni ribadite in tutte le sedi e in ogni occasione.
Come pure deve essere chiaro che la compartecipazione del Comune di Monza con una quota di 12 milioni di Euro all'opera è frutto della volontà di attuare un progetto condiviso.

Interpelliamo quindi Lei Signor Sindaco e gli Assessori competenti per sapere:
1. quali sono stati gli argomenti discussi il 21 aprile scorso nella riunione con Anas;
2. qual è l'esatto crono programma dei lavori e quale è la nuova data stimata di completamento delle opere;
3. se l'Amministrazione comunale è stata messa al corrente delle importanti modifiche progettuali in corso e, in caso affermativo, quando ciò è avvenuto e quali sono stati i pareri espressi nell'occasione;
4. se l'Amministrazione comunale ha già sottoposto formalmente ad Anas una propria proposta di sistemazione della parte di superficie che sovrasta la galleria, considerato che l'ipotesi progettuale di riprodurre un'arteria di scorrimento del traffico analoga all'attuale è del tutto improponibile. In caso affermativo chiedo di conoscere la data, il nr. di protocollo e il contenuto della proposta;
5. se non si ritiene opportuno tenere costantemente informato il Consiglio comunale e la città sull'andamento dei lavori.

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