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circoli-genericaSono da sempre convinto dell'utilità del Decentramento, come genuinamente istituito nel lontano 1975 e come il mio papà, allora eletto nel primo comitato di quartiere, mi ha sempre insegnato. Ora, da otto anni anch'io consigliere di zona, mi sto – purtroppo – ricredendo e convincendo delle Sue ragioni. Non perché le Circoscrizioni siano realmente inutili, ma per come esse vengono (mal)trattate dall'Amministrazione Comunale e per i ruoli non essenziali che esse stesse scelgono di assumere.

Porto qualche esempio per essere concreto:
- l'Amministrazione Comunale ignora sistematicamente le Circoscrizioni su decisioni che interessano i quartieri: segnale evidente di sprezzo dell'organo più vicino al territorio e anche violazione del Regolamento (che prevede pareri obbligatori); cito alcuni casi emblematici: progetti di riqualificazione urbanistica e viabilistica presentati e/o attuati scavalcando la Circoscrizione o in contrasto con essa (Largo Esterle e P.za S. Gerardo, via Durini, piantumazioni in area destinata alla fermata ferroviaria, riqualificazione marciapiedi via Lecco al posto della pista ciclabile, posizionamento del distributore del latte in barba alle indicazioni della Circoscrizione; concessione edilizia mai inviata su via Impastato-Negrelli, ... per stare solo ai più recenti)
- la Circoscrizione 1, di cui faccio parte, dedica gran parte del suo tempo ad emanare delibere di assegnazioni di contributi vari (e Lei ci insegna come la gestione del denaro pubblico possa avere obiettivi tutt'altro che disinteressati); nell'ultimo Consiglio, ben 10 sono state le delibere votate a raffica per l'assegnazione di contributi: se qualcuno avesse assistito al Consiglio (invece non c'è mai nessuno, tranne la sua instancabile redattrice, ... anche questo è un segnale negativo) avrebbe giudicato avvilente il ruolo di 18 persone che tiravano su e giù il braccio come fossero dei robot; oppure il Consiglio si dedica all'organizzazione di concerti vari, spesso inflazionati per numerosità in Centro e certamente non essenziali rispetto a tante altre priorità di carattere sociale.
- vengono, invece, messe sempre all'ultimo posto delle sedute le presentazioni e le discussioni sui veri problemi dei quartieri e dei cittadini, che i consiglieri hanno il compito e il dovere di portare all'attenzione dell'Amministrazione, sotto forma di Mozioni o Interpellanze: sembra che il farsi portavoce di problemi veri, susciti fastidio in chi gestisce il potere, che cerca di sgonfiarli o accantonarti o persino di negarne l'importanza.
- da ultimo, ma non di minor importanza, l'Amministrazione cambia in continuazione l'Assessore al Decentramento (manco fosse una giostra su cui salire e scendere a piacimento o una figurina Panini da scambiare), a significare in che poco conto esso venga tenuto; questo sembra calato a pennello a proposito del riferimento da Lei fatto nell'Editoriale, ai "trombati" da qualche parte e riciclati da un'altra ... Per di più, questi continui cambi di Assessore al Decentramento avvengono senza alcuna comunicazione al Consiglio di Circoscrizione stesso.
Di fronte a queste evidenze, allora, forse, ha ragione Lei, Direttore: meglio abolire le Circoscrizioni. Anche se sarebbe come sopprimere un malato che si è contribuito a fare aggravare con scelte di menefreghismo amministrativo.

Lancio, quindi, una provocazione (ma neanche tanto tale): perché non ritornare all'originario spirito delle Circoscrizioni, nel loro senso più genuino, gratuito, di totale servizio volontario al territorio, come Lei auspica? Insieme al mio gruppo consiliare abbiamo avanzato da subito la proposta di abolizione del gettone di presenza dei consiglieri. Cosa significherebbe dal punto di vista del risparmio di costi? Faccio due conti spannometrici: ca. 480 € lordi /anno per i gettoni di presenza di ciascun consigliere x 17 consiglieri x 5 Circoscrizioni = 40.000 € + ca. 800 € lordi /mese per l'emolumento di ciascun Presidente x 5 Presidenti = ca. 50.000 € + ca. 30.000 € /anno di fondi distribuiti a pioggia da ciascuna Circoscrizione x 5 Circoscrizioni = 150.000. Abolendo queste spese (lasciando solo quelle di gestione amministrativa e delle segretarie) e chiedendo - a chi lo vuole - di candidarsi in totale gratuità, si risparmierebbero circa 250.000 € /anno, mantenendole comunque attive e utili.
Sarebbe un piccolo contributo, dal basso, al contenimento dei costi della politica. Che ne dice? Lei che ha possibilità di scuotere il Palazzo e di farsi sentire (come ha dato prova anche recentemente), perché non la rilancia, in prospettiva del prossimo dibattito e delle decisioni su "Circoscrizioni sì, Circoscrizioni no"?

Cordiali Saluti
Giovanni Vergani – capogruppo PD Circoscrizione 1

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