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Immagine_per_sito“Gli uomini, non soltanto alla roulette ma ovunque, non fanno altro che togliersi o vincersi qualcosa reciprocamente.” da “ Il giocatore” di Fedor Dostoevskij

Questo potrebbe sembrare un inizio un po’ insolito a commento di un’iniziativa politica, la proposta di legge nazionale di iniziativa popolare - promossa dalla Legautonomie e da altre associazioni, alla quale il PD di Monza ha aderito promuovendo la raccolta delle firme -  volta alla regolamentazione e  al riordino, in un Codice Unico, delle norme vigenti in materia di giochi d’azzardo.

Eppure, chi volesse leggere questo straordinario capolavoro della letteratura moderna,  potrà rendersi conto di come, nei personaggi descritti, quasi un secolo e mezzo fa, da Dostoevskij, c’è già ogni spiegazione circa la compulsività, la disperazione e il masochismo che dominano chi cade nelle insidie del gioco d’azzardo.

Risale alla fine dello scorso giugno la notizia dell’avvio, da parte della DDA nazionale, dell’Operazione “Rischiatutto”, oltre 50 arresti e 160 indagati in tutta Italia. Slot, bingo, circoli trasformati in bische clandestine finite tutte nelle mani del clan camorristico dei Casalesi, anche grazie ad un asse con la mafia e la 'ndrangheta, per riciclare denaro; e non mancano, purtroppo, notizie sempre più frequenti di suicidi causati da perdite di denaro al gioco.

Come spiegano coloro che se ne occupano professionalmente, si tratta di un problema molto complesso che riguarda temi centrali quali la legalità – si pensi, appunto, al riciclaggio di denaro derivante dalle puntate del gioco o al dramma dell’usura di chi si indebita per giocare - la disperazione della povertà, resa ancora più acuta dalla crisi economica, ma anche un vuoto di “socialità” che fa vedere in luoghi come le sale bingo, o come i locali pubblici con le famigerate slot-machine, luoghi dove trascorre il tempo. Proprio per questa sua natura complessa, il contrasto alla diffusione senza quartiere del gioco d’azzardo è un problema che non si può risolvere con la sola repressione penale di chi specula su una debolezza che sempre più spesso diventa dipendenza psicologica vera e propria, esattamente come quella al fumo, all’alcol o alle droghe.

E’ chiaro ormai che occorre un’azione combinata di conoscenza del problema, di prevenzione dello stesso e poi di sostegno alla cura della dipendenza. Ed è proprio questa azione combinata quello che tenta di favorire questa proposta di legge a sostegno della quale il PD di Monza ha organizzato, per SABATO 16 NOVEMBRE , IN PIAZZA SAN PAOLO, un presidio per la raccolta delle firme dei cittadini monzesi dalle 9.30 alle 12.30.

E’ peraltro notizia della scorsa settimana che il Comune di Monza, tramite il Consorzio Exit,  ha visto premiare - nell’ambito dei bandi di aggiudicazione dei fondi per la prevenzione delle dipendenze - il progetto di contrasto al gioco d'azzardo "Mettersi in gioco". “Il progetto si pone l'obiettivo di creare una alleanza sociale con i gestori di locali dove maggiormente sono consumati alcoolici e giochi d'azzardo, per ridurre i rischi collegati a tali comportamentispiega l’Assessore Egidio Longoni, titolare delle deleghe alla Legalità e alle Politiche giovanili .“Il progetto intende realizzare una massiccia campagna informativa fra i giovani che sensibilizzi ed informi circa i rischi delle ludopatie: sarà realizzata una ricerca per indagare il fenomeno del gioco d'azzardo, una campagna di informazione e sensibilizzazione, un concorso grafico per la realizzazione di una vetrofania che sarà esposta negli esercizi aderenti al progetto ed alcuni incontri mirati con i commercianti ed i gestori dei locali. Sarà inoltre disponibile un sito internet informativo dedicato ai giovani, ai genitori, ai consumatori, con un esperto on-line a disposizione”.  

Per saperne di più:

Volantino 

MANIFESTO PER PUBBLICIZZARE LA LEGGE

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