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logo_rifiuti_zero_2Giovedì scorso l’Assemblea cittadina del PD di Monza ha approvato la proposta di partecipare alla raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare “Rifiuti zero”.

Questa proposta ha lo scopo di indicare la direzione della RIDUZIONE della quantità di rifiuti, del RIUSO dei beni a fine vita e del RICICLAGGIO dei materiali, minimizzando e facendo tendere a zero verso il 2020 lo smaltimento, il recupero di energia e il recupero di materia diverso dal riciclaggio, così come l’Europa ci chiede. Tale percorso è sinteticamente indicato come “la strategia Rifiuti Zero – Zero Waste” ed è promosso da molti anni a livello internazionale dal prof. Paul Connett: è la strada maestra per la protezione dell’ambiente e della salute umana.

La legge si richiama alla Carta di Ottawa per la promozione della salute del 21 novembre 1986, che dava indirizzi importanti: quasi 30 anni fa l’appello era di non separare la salute dagli altri obiettivi della società. Rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili ai rischi indotti da inadeguate modalità di gestione dei rifiuti; perseguire una modifica radicale dei modelli di produzione e utilizzo delle risorse  e dei materiali; puntare a strategie incentrate sul risparmio dei materiali, sulla riduzione dei rifiuti, sul riuso dei beni a fine vita e sul riciclo,  minimizzando sino ad annullarlo il ricorso allo smaltimento.

La Direttiva Europea quadro 2008/98/CE indica la scala delle priorità nella gestione dei rifiuti e afferma che “la preparazione per il riutilizzo, il riciclo o ogni altra operazione di recupero di materia sono adottate con priorità rispetto all'uso dei rifiuti come fonte di energia”, per cui, all’interno del recupero diverso dal riciclo, va privilegiato il recupero di materia rispetto al recupero di energia. Inoltre, la risoluzione del Parlamento Europeo del 24 maggio 2012Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”, pur non essendo una norma cogente, costituisce un documento di indirizzo generale preparatorio sia per il settimo Programma europeo d’azione per l’ambiente, sia per la nuova direttiva quadro sui rifiuti prevista per il 2014. Al punto 33 “invita la Commissione a razionalizzare l'acquis (ndr: diritto acquisito comunitario) in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero; chiede pertanto alla Commissione di presentare proposte entro il 2014, allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l'incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili; ritiene che queste iniziative debbano essere accompagnate da idonee misure transitorie, tra cui l'ulteriore sviluppo di norme comuni basate sul concetto di ciclo di vita; invita la Commissione a rivedere gli obiettivi per il riciclaggio per il 2020 della direttiva quadro sui rifiuti….”.

Secondo l’Unione Europea, una combinazione di varie politiche contribuirebbe alla creazione di una vera economia del riciclaggio, tra cui la progettazione di prodotti che integrino un approccio basato sul ciclo di vita, una migliore cooperazione tra tutti gli operatori del mercato lungo l’intera catena di valore, processi di raccolta perfezionati, un quadro normativo adeguato, incentivi per la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti, nonché investimenti pubblici in impianti moderni per il trattamento dei rifiuti e il riciclaggio di alta qualità: entro il 2020 i rifiuti saranno gestiti come una risorsa.

Nell’articolato inoltre, la proposta di legge recepisce ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali nonché la sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 2012, che esclude l’obbligo dell’assegnazione del servizio tramite gara, permettendo l’affidamento diretto a proprie società interamente pubbliche, così come previsto dalla legislazione europea.

Nella seconda parte, il progetto di legge contiene una serie di azioni finalizzate alla promozione di una corretta filiera.

L’Assemblea si è dimostrata molto interessata alla splendida presentazione di Jacopo ed il dibattito è stato ricco di idee e proposte per Monza su questo tema, creando una rete sul territorio e stimolando l’Amministrazione Comunale a lavorare da subito con i cittadini e le associazioni su questo tema.

Tanti sono ormai i Comuni che in Italia si sono incamminati sulla strada “Zero Rifiuti” e a Capannori, in provincia di Lucca, c’è anche un Cento di Ricerca, di cui è coordinatore Rossano Ercolini, il vincitore per il 2013 del “Premio Ambientale Goldman”, considerato il Nobel per l’Ambiente.  Le buone pratiche sono in rete e possono essere contagiose…lavoriamo per “Monza Zero Rifiuti”!

http://www.leggerifiutizero.it/

http://www.rifiutizerolombardia.it/

http://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/comuni-rifiuti-zero/

http://vdo.big5.com/watch/1h-Vs8V_OEM/rifiuti-e-tmb-tutino-assessore-ambiente-reggio-emilia-1552012-parma.html

http://www.comune.salerno.it/client/scheda.aspx?scheda=650&stile=2 http://www.comunivirtuosi.org/rifiuti/rifiuti

http://www.consorziopriula.it/, http://www.tvtre.it/

Per Info: Anna Zunin: anna.zunin@yahoo.com

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