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analisi_votoQuando nell’aria si respira il vento di nuove elezioni ci rendiamo conto è difficili prestare attenzione al leggere la realtà dei risultati elettorali delle recenti ma sarebbe un grave errore “tirare dritto” senza soffermarci sui dati reali e statistici emersi a Monza, in Regione e per il Parlamento..

Poi, ognuno si farà giustamente la propria di idea ma almeno dopo aver letto i dati che ci raccontano le cose come sono effettivamente andate.

L’affluenza

A Monza si è registrato, in linea con la tendenza nazionale, un calo nell’affluenza al voto, passato dall’85% del 2008 all’80% di quest’anno.

L’abbinamento delle elezioni regionali alle elezioni politiche ha però comportato un significativo incremento della percentuale dei votanti alle regionali, passata dal 65,5% del 2010 al 77,5% attuale.

Il numero degli iscritti al voto a Monza non è praticamente variato negli ultimi 20 anni.

Il risultato del PD…e degli altri

La tabella (allegato 1) riporta il risultato ottenuto dalle principali forze politiche a Monza suddiviso tra Senato, Camera  e Regione.

IL PD ha mantenuto circa lo stesso numero di voti per le 3 votazioni, con una percentuale maggiore al Senato ed inferiore alla Camera.

Il PD è nettamente il primo partito a Monza.

La coalizione di centro-sinistra ha invece ottenuto un numero di voti decisamente più alto  ed una conseguente percentuale alle Regionali dove è risultata vincente (con il 41,8% contro il 38,33 della destra)

Sia al Senato che alla Camera la destra ha prevalso di pochissimo (poche centinaia di voti) sul centrosinistra.

Nella coalizione di destra a fronte di una Lega Nord, sostanzialmente stabile nelle 3 votazioni, si rileva un forte calo di consensi del PdL alle regionali, dove la lista Maroni Presidente ha superato anche la Lega Nord.

Il Movemento 5 stelle a Monza ha ottenuto un risultato decisamente inferiore alla media nazionale ed ancor più basso alle regionali.

La coalizione “Monti” ha invece ottenuto un risultato discreto, superiore alla media nazionale, per Senato e Camera ma molto scarso alle Regionali; gli elettori di questo schieramento hanno evidentemente optato per il candidato Ambrosoli.

Il grafico (allegato 2) riporta l’andamento, in percentuale, dei voti ottenuti dal PD, dalla coalizione di centro-sinistra e dalla destra dal 2002 al oggi.

Come si può rilevare il centro-sinistra ha superato negli ultimi due anni la destra, grazie al contemporaneo incremento di voti del centro sinistra e crollo di voti della destra.

In queste elezioni si è comunque registrato un recupero della destra ma anche un deciso incremento del PD, anche se ancora inferiore al risultato del 2008.

Il confronto del voto tra Senato e Camera evidenzia, a livello monzese come a livello nazionale, che il voto dei giovani under 25, che non hanno votato per il Senato, è andato al Movimento 5 stelle che ha infatti ottenuto percentuali maggiori alla Camera rispetto al Senato, contrariamente al PD e a tutte le coalizioni.

Il voto regionale

Nella tabella (allegato 3) è riportato il confronto del voto ai candidati presidenti a livello regionale, provinciale e cittadino.

I dati evidenziano l’ottimo risultato ottenuto a Monza, attestato anche dal significativo incremento di voti rispetto al 2010.

A fronte del successo del candidato di centro-sinistra a Monza si rileva il calo di consensi del candidato della destra, rispetto alla media regionale.

Sostanzialmente allineati alle percentuali regionali risultano i candidati del Movimento 5 stelle e della coalizione “Monti”

E’ opportuno evidenziale che, considerando l’incremento di 1 milione di votanti nel 2013 rispetto al 2010, il centro-sinistra ha incrementato i propri voti di 590.000 ed il Movimento 5 stelle di 637.000 mentre la destra ha perso 250.000 voti.

Si può quindi affermare che in Lombardia il centro-sinistra ed il Movimento 5 stelle hanno ottenuto lo stesso incremento di voti, anche se percentualmente incide diversamente.

La differenza tra i candidati delle due coalizioni è passata dai 1.100.000 voti del 2010 ai 250.000 attuali. Un recupero molto elevato anche se non sufficiente per la vittoria del candidato di centro-sinistra.

Cosa è cambiato in Brianza

Queste elezioni hanno comportato un cambiamento degli equilibri tra le coalizioni e nella tabella (allegato 4) sono stati riportati alcuni dati significativi di come si è modificato il rapporto di forza nella provincia di Monza e Brianza.

Il voto di preferenza

Nella votazione per la scelta dei candidati Consiglieri Regionali era possibile esprimere una preferenza.

Quest’anno i candidati di ciascuna lista tra cui l’elettore poteva scegliere erano 7 mentre nel 2010 erano 5. Nonostante questo il numero di schede che hanno riportato una preferenza si è dimezzato rispetto al 2010. Anche gli elettori del PD hanno espresso poche preferenze.

Da evidenziare il caso del Movimento 5 stelle in cui meno di 2 elettori su 100 hanno indicato una preferenza, evidentemente agli elettori di questa lista non interessava scegliere una persona ma dare “fiducia” alla lista in sé.

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