Coppie di fatto a Monza: Allarghiamo i diritti!

L'esigenza di una maggiore attenzione a questa realtà è sotto gli occhi di tutti. I cittadini - dicono i sondaggi - non hanno nulla in contrario. La politica sì.

In Italia sono circa 500.000 le coppie non sposate conviventi che non godono di alcuna tutela. Sono famiglie a tutti gli effetti, ma non per la legge.
La mozione dei Giovani Democratici - ritirata perché confluita poi in quella della maggioranza e che ha come primo firmatario Gerosa (Sel) - puntava proprio a questo: allargare molti dei comuni diritti garantiti alle coppie sposate anche a queste persone.

Purtroppo un Comune non può dare pieno riconoscimento ad una coppia di fatto ed innescare quelle necessarie modifiche al codice civile per renderla legalmente riconosciuta. Rimane, però, un importante passo in avanti, un invito... Un invito ai nostri rappresentanti a Roma perché legiferino sul tema, cosicché questo Paese non rimanga fuori dall'Europa e fuori dal mondo civile.
Questo è un primo passo verso l'obiettivo che molti auspicano: il matrimonio tra persone dello stesso sesso e il riconoscimento di più diritti e doveri alle coppie conviventi.

In Consiglio Comunale ho sentito dire che questo fosse solo un mero atto populista ed inutile (Consigliere Romeo). Ma io mi domando: si rendono conto che, come Consiglieri, abbiamo la facoltà di allargare - anche se di poco - la base dei diritti a queste coppie? Da questa possibilità deriva necessariamente anche una responsabilità politica.

I sofismi su di chi sia la competenza per una riforma più ampia - che da troppi anni si aspetta - danneggiano molte, troppe persone.
Basta scaricare le responsabilità sul Parlamento per non assumersi l'onore e l'onere di certe scelte. Noi queste responsabilità abbiamo voluto prendercele e abbiamo fatto un piccolo passo verso una Monza più civile.

Tutto inutile? Poche coppie fruiranno di questo nuovo strumento come paventa il Consigliere Romeo? A mio avviso basterà che una sola coppia - una sola - decida di iscriversi a questo registro perché questo provvedimento possa essere definito un vero e proprio successo.
Mai pesare i diritti sulla quantità delle persone che ne fruiscono. E' un errore grossolano!"