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indignatiMercoledì sera alla Casa della Cultura di Monza e Brianza, viene presentato da parte dell’autore Ferruccio Capelli il Libro "Indignarsi è giusto", con la presenza anche del nuovo Sindaco di Cesano Maderno Gigi Ponti.

In “indignarsi è giusto” si intrecciano due narrazioni: la ricostruzione delle radici e delle ragioni dell’indignazione e la proposta di una cultura politica “non liberista”. Il libro si articola in tre parti: inizia con la ricostruzione dei trent’anni della globalizzazione liberista; mette a fuoco la cesura storica rappresentata dalla grande crisi iniziata nel 2008; si conclude sottolineando l’esigenza e delineando la possibilità di un nuovo umanesimo. Nel 2011 l’indignazione ha animato imponenti movimenti in Europa e nel mondo. Essa è provocata dal fatto che dopo anni di crisi vengono riproposte esattamente le stesse idee e le stesse politiche che hanno causato il deragliamento dell’economia mondiale: apologia del mercato, privatizzazioni, liberalizzazioni a oltranza. Perfino la guida dei governi viene ora affidata direttamente agli esponenti dell’establishment, in quanto “tecnici dell’economia”. Con la novità, rispetto agli anni che hanno preceduto la crisi, di un taglio radicale dei diritti sociali e della protezione dei cittadini. Il libro prospetta la possibilità di una via d’uscita.

Nell’ultima parte, infatti, delinea le coordinate di una visione non liberista ed evidenzia le tracce, già esistenti, di un’altra risposta. Il libro va al cuore della riflessione e del dibattito attuali. Esso interloquisce con tutti coloro che si interrogano sullo svuotamento della nostra democrazia, sulla evanescenza e inconsistenza della politica attuale e sull’urgenza di pensare e impostare un’altra politica. ** Ferruccio Capelli, direttore della Casa della Cultura di Milano e della Scuola di culturapolitica, docente di Comunicazione pubblica, è autore di “Sinistra light. Populismo mediatico e silenzio delle idee” (2008) e di “La formazione (è) umanistica” (2012). Ha pubblicato numerosi saggi in volumi collettanei, collabora con la stampa e con riviste italiane e internazionali.

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