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Ancora prima che nevicasse nella mattinata del 21 dicembre, la rete ferroviaria lombarda è andata in tilt. Tabelloni delle stazioni colmi di ritardi e soppressioni, disagi diffusi fin dalla prima mattinata, un blocco del sistema ferroviario che non può essere addebitato alle condizioni atmosferiche.

Lo hanno denunciato il capogruppo del Pd Carlo Porcari e il consigliere Giuseppe Benignirilevando che non si può sostenere che pochi gradi sotto lo zero, ancora prima della nevicata, possano aver bloccato i treni.

"Le autorità consigliavano i pendolari di non utilizzare l'auto - ha spiegato Giuseppe Benigni - convogliandoli verso treni soppressi o in straordinario ritardo, inconciliabile con qualsiasi impegno lavorativo o di studio. Dall'entrata in vigore dell'orario invernale, accompagnata da grande propaganda della Regione su treni in più e nuovi investimenti, i pendolari hanno visto solo disagi".

"I treni diretti a Milano - ha aggiunto Porcari - prima ancora che la neve cadesse, avevano ritardi insostenibili. Il problema vero è la mancanza di investimenti sulle linee e sui treni, che sono vecchi e malandati. C'è una responsabilità chiara della Regione, che da anni non riesce a migliorare lo standard del servizio".

Solo pochi mesi fa il Pd aveva presentato in Consiglio regionale la mozione di censura dell'assessore Cattaneo, rigettata dalla maggioranza. I fatti di questi giorni, dal nuovo orario ai disagi dovuti al freddo, hanno rilevato un'eccessiva cautela "avremmo dovuto chiedere conto direttamente al presidente Formigoni"- conclude Porcari.

 

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