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elezioniL'Italia ha una nuova legge elettorale. L'Italicum passa anche l'esame della Camera e dal 1 luglio 2016 – data nella quale entrerà in vigore – garantirà un premio di maggioranza alla lista che avrà superato il 40% dei voti, oppure a seguito del ballottaggio tra i due partiti più votati se nessuno raggiungerà tale soglia. La nuova legge riguarda solo la Camera, in ottica 2016 la riforma costituzionale in atto che prevede un Senato non più elettivo lo elude dal discorso.

Come funziona – Parola d'ordine: governabilità. L'Italicum, come detto, è un proporzionale che assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera il 40%. Se nessun partito raggiunge tale percentuale si svolge un secondo turno tra i due partiti più votati per l'assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti. La soglia di sbarramento è il 3%: tutti i partiti che la raggiungono entrano alla Camera.

L'assegnazione dei seggi avviene proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello nazionale su 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti 6-7 deputati. Nei 100 collegi ogni partito presenta una lista di 6-7 candidati. Il capolista è bloccato (cioè eletto automaticamente qualora si attribuisca il seggio e indicato dal partito stesso) mentre le preferenze valgono solo per gli altri candidati.Possibili due preferenze, a condizione che la seconda sia di genere diverso dalla prima. Se le due preferenze sono entrambe per candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza è annullata. Le liste devono essere composte in modo da garantire l'alternanza uomo donna. Nell'ambito di ogni circoscrizione (che sono 20, come le Regioni) i capilista di uno stesso sesso non devono essere superiori al 60% del totale. È altresì possibile che un candidato si presenti in più collegi, fino ad un massimo di 10.

La scheda vedrà a fianco del simbolo di ciascun partito il nome del capolista bloccato, e due spazi dove scrivere le due eventuali preferenze. Potranno votare per corrispondenza i cittadini italiani che sono all'estero per almeno tre mesi per motivi di studio, per lavoro o per cure mediche.

I numeri – La riforma della legge elettorale passa con 334 voti favorevoli e 61 contrari. Al voto – a scrutinio segreto – non hanno preso parte le opposizioni: FI, M5S, Lega Nord, FdI e Sel hanno abbandonato l’Aula di Montecitorio in segno di protesta. In particolare, su 310 deputati del Pd, 303 hanno partecipato al voto, 1 era in missione e 6 non hanno preso parte al voto finale sull’Italicum alla Camera: si tratta di Sandra Zampa, Davide Zoggia, Giacomo Portas, Francesco Monaco, Michela Marzano e Francantonio Genovese. Tre gli astenuti del Pd: Marilena Fabbri, Antonella Incerti e Donata Lenzi.

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