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acqua"La Provincia di Monza e Brianza chieda a Regione Lombardia di ricorrere alla Corte costituzionale contro la privatizzazione della gestione delle risorse idriche, approvata oggi dal centrodestra alla Camera, perché contrasta con la normativa regionale, approvata meno di un anno fa, che affida al pubblico la gestione di un bene fondamentale come l'acqua, garantendo un giusto ruolo ai soggetti privati".

Lo chiede il gruppo del Pd in Provincia di Monza e Brianza, che ha annunciato, nella seduta del consiglio di oggi, la presentazione di una mozione, primo firmatario il consigliere Domenico Guerriero, per impegnare al riguardo la giunta Allevi.

"Il decreto Ronchi- spiega il capogruppo del Pd Gigi Ponti - marginalizza il ruolo del pubblico nella gestione degli acquedotti a vantaggio del privato, con il rischio che sfuggano al controllo le tariffe pagate dai cittadini, che potrebbero aumentare, e che si riducano le garanzie sugli investimenti per migliorare reti e qualità del servizio offerto".

"Auspichiamo che la maggioranza in Provincia di Monza - continua Ponti - condivida la nostra richiesta di un tempestivo ricorso alla Consulta da parte di Regione Lombardia, anche perché la legge regionale ha raccolto un consenso bipartisan, sia in Consiglio regionale che tra sindaci e amministratori locali, anche brianzoli".

"Da Lega Nord, in Brianza e in Regione,  in particolare - conclude il consigliere del Pd - ci aspettiamo coerenza con l'impostazione federalista:  chiedere a Formigoni di promuovere al più presto il ricorso alla Corte costituzionale è sacrosanto perché il provvedimento approvato a Roma oltre  a mettere a rischio la gestione responsabile e attenta di un bene prezioso come l'acqua, invade pesantemente le competenze regionali".

Monza, 19 novembre 2009 - L'Ufficio stampa

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