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Regione Lombardia ha approvato lunedì i Contratti di Servizio con Trenitalia e Le Nord che regolano il quadro delle risorse, degli investimenti e gli standard di qualità del servizio ferroviario regionale per i prossimi 6 anni.

I contratti deliberati dalla Giunta hanno un valore annuo di 267 milioni per Trenitalia e 76,9 per Le Nord, inoltre, sono previsti investimenti per almeno 250 milioni di euro in nuovi treni e per la ristrutturazione di 77 carrozze. Un quadro che si completa con l'individuazione degli indici soglia di qualità, la reintroduzione dei bonus previsti nell'accordo scaduto nel 2008 e la compensazione dei disservizi subiti dai pendolari con il riconoscimento di un bonus straordinario a dicembre 2009.

Dopo due anni di azioni pressanti svolte dal PD per portare alla sottoscrizione dei contratti di servizio, una valutazione è d'obbligo.

"Le decisioni prese dalla Regione Lombardia - sostiene Stefano Tosi - hanno sicuramente degli aspetti positivi, primo fra tutti quello di costringere i gestori delle tratte e del servizio ferroviario a cadenzare un miglioramento della qualità del servizio che oggi è decisamente inadeguato rispetto agli standard propri di una regione che si vuole tra le più moderne d'Europa. Dobbiamo comunque essere chiari: gli investimenti previsti, pur segnando un passo avanti, arrivano in ritardo e mantengono inalterata la criticità di un materiale rotabile che ha un'età media di 28 anni e che necessiterebbe di maggiori risorse. Il fatto poi che già oggi ritardi la consegna dei nuovi locomotori induce ad una certa cautela sull'esito del programma.

Secondo: è sacrosanto il riconoscimento dei bonus arretrati ai pendolari, rimasti dall'inizio del 2008 senza indennizzo. L'abbiamo chiesto con forza a più riprese e finalmente si compie un primo passo in questa direzione. È anche positiva l'introduzione dei criteri di qualità a cui vincolare gli aumenti delle tariffe. Ma qui vanno aggiunte alcune considerazioni, prima fra tutte quella che non è opportuno prendere come base di valutazione il biennio 2008 - 2009, che è il peggiore degli ultimi anni. E non è opportuno, come sta avvenendo, che gli aumenti di qualità sulle Nord si tramutino in aumenti di tariffe anche sulle tratte gestite da Trenitalia. Infine vengono reintrodotte le rilevazioni di qualità del servizio che erano state interrotte nel marzo di quest'anno. Gli indici di affidabilità sono infatti uno strumento di salvaguardia dei viaggiatori, che non dobbiamo mai dimenticarlo, devono essere i nostri primi referenti del servizio".

 

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