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assemblea_pd_monza2Lunedì scorso si è tenuta l’Assemblea degli iscritti ed elettori del Pd di Monza per analizzare il voto, per confrontarsi sulle cause del deludente risultato e per provare ad orientare la prossima fase post elettorale.

La fotografia analitica e statistica dell’esperto in materia Fabio Maggioni è servita ad inquadrare quanto è emerso e sarà oggetto di un prossimo articolo con il dettaglio dei dati.

Le principali osservazioni emerse riguardano: la tenuta del voto Pd in Brianza e l’aumento del voto  monzese del Pd (oltre il 30%), una riduzione del voto Pd alla Camera e Senato alivello nazionale e  la mancanza dei voti per il Pd dell’elettorato giovanile, tutto a vantaggio dei 5Stelle, la drastica riduzione dell’elettorato leghista e un dimezzamento del Pdl con la perdita di 6 milioni di voti.

L’introduzione di Marco Sala /segretario cittadino) , ha voluto mettere a fuoco: la mancanza di chiarezza e determinazione nella comunicazione delle nostre proposte, le stesse che ora sono chiaramente oggetto del tentativo di Bersani nel proporle alle Camere.

Una poca incisività nel saper coniugare realtà con proposte che parlassero al “popolo”direttamente in maniera semplificata.

La delusione per il Pd, secondo Sala, è accentuata dl prendere atto che “gli altri”, alla loro maniera, hanno raggiunto il loro obiettivi: la Lega, vincendo in Lombardia con “il grande Nord” – il Pdl..che con la “rimonta” del Cavaliere ha saputo coprire la grande perdita di voti come se avesse vinto e infine i 5 Stelle che ha centrato il messaggio antisistema del “tutti a casa”.

Noi, che come centrosinistra, partivamo favoriti ed avevamo come obiettivo il governo del paese…siamo rimasti con un risultato che di fatto ci impedisce di governare e stando al di sotto delle aspettative e con molti punti in percentuali in meno rispetto al 2008.

Chi si aspettava però un Assemblea arrabbiata o demotivata, non ha fatto i conti con la serietà e capacità della nostra gente di “stare dentro” le situazioni, anche quelle più difficili come questa.

I tanti interventi hanno sottolineato: il problema della comunicazione del partito e la mancata chiarezza delle proposte, l’aver “sbagliato l’interlocutore” (Monti e non Grillo”) sottovalutando la trasversale protesta in atto nel paese rispetto al sistema dei partiti. Alcuni hanno messo in rilievo la distanza tra le parole (condivisibili) e i comportamenti e le scelte che non ci hanno resto credibili, per buona parte dell’elettorato.

L’assemblea si è poi conclusa con la presentazione da parte di Anna Zunin di un Appello firmato da centinaia di iscritti e simpatizzanti del Pd, accolto dall’Assemblea dei presenti e  che è stato inviato alla Segreteria nazionale, affinché si eviti l’ipotesi di un“governassimo” e/o di grande coalizione e si tenti fino in fondo di proporsi con progetti che sappiano innovare la politica e dare risposte sui temi del lavoro e del sociale.

Quanto è accaduto, come ha sottolineato l’intervento del Sindaco Roberto Scanagatti, è un terremoto che sta mettendo in discussione le fondamenta della cultura politica agita in tutti questi anni e merita quindi una analisi molto approfondita.

Come Sito del Pd, intendiamo raccogliere questo invito e accoglieremo nelle prossime settimane quei contributi dei nostri elettori che ci aiutino a capire quanto è successo, dibattere riguardo al cosa fare.

In sintesi: la “botta è di quelle che fan male” ma siamo ancora in piedi e vogliamo riprendere a camminare…possibilmente insieme, per il paese prima che per noi…ancora una volta.

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