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centri_civiciNelle sedi delle ex Circoscrizioni, nei quartieri di Monza continueranno ad essere aperti e operativi, con servizi amministrativi, corsi e spazi per diverse attività i Centri civici di quartiere.

Lo ha deciso la Giunta comunale guidata dal sindaco Roberto Scanagatti. Dopo l’apertura a dicembre del nuovo centro nel quartiere di Sant’Albino, attualmente i Centri civici sono 6.

“L’amministrazione comunale – spiega il sindaco – punta molto sul ruolo dei Centri civici per promuovere la partecipazione nei quartieri, garantendo il mantenimento delle strutture con personale e servizi amministrativi decentrati per i cittadini e promuovendo iniziative e corsi, alcuni dei quali gratuiti e in generale a costi molto contenuti, nei più svariati ambiti. È uno sforzo economico molto importante per l'intera collettività, ma il nostro obiettivo  - aggiunge il sindaco - è comunque quello di aumentare i Centri civici presenti in città”.

Il Comune di Monza ha deciso inoltre di stabilire nuove modalità operative e tariffe per l’utilizzo delle sale presenti nei Centri civici. Le nuove tariffe non saranno però applicate a tutti quei soggetti che hanno fatto richiesta degli spazi entro il 28 dicembre 2012.

Il contributo economico per l'uso delle sale si rende necessario per raggiungere, seppur parzialmente, la copertura dei costi di gestione. Per le associazioni senza fini di lucro e per i soggetti pubblici sono previste tariffe orarie scontate che variano mediamente dai 5 ai 10 euro, mentre per tutti gli altri il costo varierà dai 12 ai 25 euro all'ora. Anche per chi organizza corsi a pagamento saranno introdotte regole chiare che consentiranno di verificare la corrispondenza a criteri oggettivi (partecipazione, qualità ed efficacia dei corsi, interesse pubblico e funzione sociale, innovazione) in base ai quali saranno determinate anche le tariffe per l’utilizzo degli spazi.

“L’introduzione di tariffe, anche se minime come nel caso delle associazioni - commenta l’assessore alla Partecipazione Egidio Longoni -, punta a regolamentare in maniera più chiara e trasparente la gestione delle sale. In caso di progetti condivisi, sostenuti e patrocinati direttamente dal Comune l’utilizzo delle sale potrà essere gratuito”.

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