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civati_intervistaIl nostro concittadino Giuseppe (detto Pippo) Civati è da anni diventato uno dei protagonisti della scena politica nazionale e il suo successo alla recenti “parlamentarie” di fine Dicembre ne confermano il grande consenso (oltre 5 mila preferenze in Brianza) tra gli elettori del Pd.

Dopo l’esperienza in Consiglio regionale, Civati, oltre a candidarsi per le elezioni nazionali, ha espresso la sua volontà di concorrere alla carica di Segretario nazionale del Pd nei confessi del prossimo anno.

Civati ha partecipato al Direttivo nazionale, nel quale si sono decise le liste del Pd per le prossime elezioni: su questo e sulla sua prossima campagna elettorale lo abbiamo intervistato. Lo ringraziamo per la sua tempestiva disponibilità

E' passata quasi una settimana dalla definizione delle Liste del Pd alla Camera e al Senato....tu che eri presente che valutazione ne fai dal punto di vista della qualità e credibilità complessiva? Quali le luci e le ombre?

Le note positive sono rappresentate dal fatto che tre quarti dei parlamentari del Pd sono stati scelte attraverso le primarie, una bella novità in tempi di Porcellum; dalla presenza di donne, straordinaria rispetto agli standard italiani e finalmente in linea con le migliori esperienze europee; dal protagonismo dei giovani, che è diventato realtà, dopo anni di promesse, proprio grazie alle primarie. Per il resto, la parte bloccata della lista ospita troppi politici 'recuperati' e troppo pochi esponenti della società civile: e non mi è piaciuto il fatto che le liste fossero chiuse prima dell'inizio della discussione in direzione nazionale...


Nei giorni successivi molti media hanno fatto rilevare che la "cassazione" di persone come Vassallo,Ceccanti, De Seta, Reggi, Sarubbi… suonino come una forte penalizzazione al pluralismo interno del Pd ed una riduzione della sensibilità riguardo alle riforme istituzionali ed ai temi ambientali...quale è il tuo parere al proposito?

Ciò dipende da casi diversi: Salvatore Vassallo ha coerentemente fatto le primarie, altri sono entrati nel gioco delle quote dei leader nazionali, rimanendo esclusi dalle liste per motivi che non conosco e che, per quanto mi riguarda, condivido molto poco. Le personalità citate sono importanti per il Pd e credo che sia necessario riflettere criticamente su alcune scelte che abbiamo assunto nelle ultime ore.

Dopo alcuni anni nei quali molti ti avevano rimproverato di essere un po' "il tentenna" del Pd...in questi mesi ti sei candidato sia alla Camera che come Segretario nazionale per il futuro congresso...che significato dai a queste scelte?...e tra di loro le ritieni compatibili?

Non ho mai avuto molti dubbi, per la verità. La segreteria nazionale del Pd e il ruolo di parlamentare non sono certo incompatibili, ma il bello è che saranno gli elettori, nel primo come nel secondo caso, a decidere. Quello che vorrei fare, nei prossimi mesi, è dare un contributo alla campagna elettorale del Pd e insieme al suo rafforzamento, all'insegna del progetto di «grande Pd», aperto e inclusivo, che promuovo da tempo.

Tra pochi giorni partirà la campagna elettorale: come intendi farla e con quale rapporto con il partito e con gli elettori, in particolare monzesi?

Dobbiamo assolutamente precisare il messaggio e puntare su alcune idee qualificanti, costruendo da subito relazioni profonde con i nostri elettori e con la società che ci candidiamo a rappresentare. Ogni suggerimento, indicazione e proposta è la benvenuta.

Spero che come sempre la sfida sia vissuta come una sfida collettiva, e non solo di singoli che si candidano e che si possa avviare un percorso virtuoso, per tutti.

Insieme, insomma.

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