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I franchi tiratori fanno sempre più paura e piuttosto che rischiare brutte sorprese il governo sceglie la strada più comoda, quella della fiducia. Sono tre quelle poste sul ddl sicurezza, l’ultima approvata dal Senato solo stamattina, poche ore prima delle dichiarazioni di voto.

Neanche questa volta, quindi, il parlamento avrà la possibilità di discutere le controverse disposizioni del disegno di legge, dovrà piuttosto accontentarsi del suo ruolo, ormai definito, di “yes man” dell’esecutivo.

Eppure le critiche da muovere alle controverse disposizioni sarebbero tante. Dal reato di clandestinità, alla tassa per gli immigrati, alle ronde clandestine. Ancora una volta le istanze della Lega lasciano il segno ed il prezzo da pagare al partito del Carroccio è sempre più salato, questa volta è la civiltà del Belpaese, una volta famoso per l’accoglienza.

Clandestinità, da oggi è reato. Il ddl introduce il reato di clandestinità. Pagherà un’ammenda dai cinquemila ai diecimila Euro lo straniero che, violando la legge, 'fa ingresso o si trattiene nel territorio dello Stato'. Qualcuno dovrà avvertire i clandestini: prima di salire sui barconi, che molto spesso affondano prima di giungere a destinazione, è opportuno che facciano bancomat!
Viene inoltre prolungata fino a 180 giorni la possibilità di trattenimento degli irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione. In caso di mancata cooperazione al rimpatrio da parte del paese terzo interessato o nel caso di ritardi per ottenere la documentazione necessaria il questore può chiedere una prima proroga di 60, cui se ne può aggiungere una seconda.

Tassa di soggiorno, un incentivo all’illegalità. La richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno e' sottoposta al versamento di un contributo il cui importo e' fissato da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro, mentre per l’acquisto della cittadinanza il contributo dovrà essere di 200 euro. Dal cilindro del governo spunta anche la stramberia dei crediti, una sorta di punti simili a quelli della patente di guida, alla perdita dei quali segue l’espulsione immediata. Lo scenario profilato dalla nuova legge è, non solo moralmente contestabile, ma anche controproducente ai fini pratici. Ancora una volta, infatti, è il denaro a fare la differenza fra un cittadino e un clandestino: chi può permetterselo paga, chi non può torna a casa o, peggio, accetta di vivere nell’illegalità. Una scelta d’obbligo, visto che la crisi morde, il lavoro spesso non c’è e il mese ha sempre quattro settimane: dove racimolare 200 euro extra?

Sicurezza pubblica o giustizia fai-da-te? Disco verde anche per le ronde. Il governo non è capace di garantire la sicurezza così arma i cittadini stessi. Saranno armati di bombolette spray al peperoncino e pattuglieranno le città durante la notte. Così, non solo si ergerà gente comune a “giustizieri della notte”, ma si metterà in pericolo l’incolumità degli stessi rondisti: quante possibilità ha l’esercito del peperoncino contro malviventi provvisti di armi vere?
Sempre sul fronte della sicurezza, ripristinato il reato di offesa a pubblico ufficiale, abolito nel 1999. Da oggi l’ingiuria ad un esponente delle forze dell’ordine costerà dai sei mesi ai tre anni di reclusione. Ancora una volta sono i giochi di parole e la demagogia del governo a farla da padrone. Le forze dell’ordine perdono autorevolezza, cedendo il passo ad agenti improvvisati, ma acquistano autorità, potendo mettere le manette a chiunque dica una parola leggermente fuori posto. Bella consolazione!

"Un danno per il Paese" che allunga "sull'Italia l'ombra della xenofobia". Così il segretario del Pd, Dario Franceschini ha bocciato in una nota il ddl sicurezza approvato oggi dalla maggioranza. “Il reato di clandestinità - ha dichiarato Franceschini - è un provvedimento bandiera, dannoso perché rischia di ingolfare il lavoro dei magistrati e di riempire le carceri senza essere un concreto intralcio alla criminalità che controlla e sfrutta l'immigrazione clandestina".

“Si tratta di provvedimenti che, anche a giudizio delle organizzazioni internazionali cominciando dall'Unione europea, fanno gravare sull'Italia l'ombra della xenofobia e finiscono solo per acuire le paure senza dare risposte ai problemi reali".  "Il governo è stato costretto ad andare avanti a colpi di voti di fiducia a riprova di una militarizzazione della maggioranza e di uno svuotamento delle funzioni del Parlamento".

"Questo ddl – ha continuato Franceschini - ha per titolo la sicurezza ma in realtà accresce l'insicurezza: nessuna risorsa in più è destinata alle forze di polizia, che anzi vedono quotidianamente aggravarsi i problemi di strutture efficienti e di mezzi, di risorse per straordinari e nuove assunzioni, mentre passano provvedimenti sbagliati, inutili e dannosi".

“Siamo davanti – ha concluso il segretario del Pd - a provvedimenti gravi: davanti a tutta l'enfasi che il governo mette in questi giorni sul tema dell'immagine dell'Italia, ebbene, non c'era nulla di peggio da fare. Questa immagine già tanto lesionata, subisce davanti alle autorità internazionali e all'opinione pubblica straniera un colpo serio. Basta guardare il giudizio della Chiesa, delle organizzazioni umanitarie italiane e straniere o quello del commissario Ue ai diritti umani".


Mentre il capogruppo Pdl al Senato canta: “Questo ddl l’abbiamo approvato con gioia e ne siamo orgogliosi”, il Partito democratico ribadisce il suo no. Anna Finocchiaro, capogruppo PD al Senato ha ribattuto: "Voi consegnate ad una Italia impaurita solo un pugno sbattuto sul tavolo". Un provvedimento, per la Finocchiaro, "senza alcuna efficacia dal lato della sicurezza dei cittadini e sicuramente con gravi violazioni dei diritti civili degli immigrati ai quali affidiamo la cura dei nostri cari e dei nostri beni e il cui lavoro è indispensabile per il funzionamento di miglia di imprese".L’effetto che avrà questo provvedimento sarà di rendere invisibili gli immigrati sul nostro territorio", ha parlato di "pura propaganda e niente di più. Perché si favorisce la clandestinità mentre si vorrebbe combatterla e i costi sociali del provvedimento, non ancora calcolati da questo governo, si annunciano altissimi. Con questo provvedimento la maggioranza e il governo propongono all'Italia il simulacro di un intervento sulla sicurezza, un simulacro tutto votato all'immagine e alla comunicazione ma disinteressato dell'efficacia e del senso. Le misure contenute in questo disegno di legge sono senza senso, perché sono insieme inefficaci e profondamente incorerenti con i principi e i valori della nostra Costituzione". A guardare i provvedimenti contenuti nella nuova legge si direbbe che "questo governo hanno evidentemente immaginato di rendere impossibile la vita delle persone, di queste persone immigrate, di rendergli impossibile vivere in un alloggio in cui se si apre un rubinetto possa uscire acqua, in cui si possa accendere la luce; di rendergli impossibile vivere in un Paese in cui si possa trovare un occupazione, andare in ospedale a partorire, iscrivere i figli a scuola

Anche la senatrice Albertina Soliani si è espressa negativamente: "La legge approvata definitivamente al Senato è tanto inefficace quanto negatrice dei fondamentali principi della Costituzione e delle Carte Internazionali che tutelano la dignità, la vita, la salute delle persone compresi i bambini. Gli immigrati sono persone. L'introduzione del reato di clandestinità impedisce il riconoscimento dei figli da parte delle madri straniere irregolari, medici ed insegnanti hanno l'obbligo di denuncia dei clandestini, così come chi ospita le badanti. Un circuito incivile che alimenterà l'illegalità e l'invisibilità con esiti dannosi per tutti. Vengono calpestati i principi della civiltà giuridica italiana ed europea. Viene calpestata l'umanità. Dopo aver tagliato pesantemente le risorse alle forze dell'ordine, si inventano le ronde, espressione della demagogia di un governo di dilettanti. La maggioranza ha ridotto la sicurezza a propaganda, indebolendo gli strumenti di controllo del erritorio. Non vuole la regolarizzazione né l'integrazione che aiutano la sicurezza. La legge è passata solo con la fiducia, diversamente non sarebbe passata. E' una delle leggi peggiori della Repubblica".

E Marco Minniti, responsabile dipartimento Sicurezza, ha dichiarato: "Avremo un'Italia meno sicura. Questo, temo, sara' l'esito del disegno di legge appena approvato dal Senato con il ricorso all'ennesima fiducia. Il risultato conclamato dalla destra si rovescera' nel suo opposto. Invece di dare piu' risorse alle forze di Polizia, che costituisce la via maestra per avere un piu' efficace controllo del territorio, si da' il via libera alle ronde, che rappresentano una ferita per una moderna democrazia liberale e nello stesso tempo saranno elemento di confusione e di mortificazione per il ruolo delle forze di Polizia. Si e' sbagliato a non ascoltare le riserve e le proposte che venivano dagli operatori della sicurezza e si e' finito per privilegiare una bandiera partitica e ideologicaPoi questo ddl non costituisce uno strumento di contrasto alla clandestinita'. C'e' bisogno di una riforma organica delle politiche dell'immigrazione a partire dalle legge Bossi-Fini, come da piu' parti, anche del centro destra, e' stato autorevolmente richiesto. Invece, abbiamo una serie di misure inefficaci, controproducenti, alcune particolarmente odiose, che rendono di fatto sempre piu' difficile qualunque politica di integrazione. Non si rafforza e non si incentiva la regolarita', ma si spinge potentemente verso l'irregolarita' e la clandestinita. Inoltre con il reato di immigrazione clandestina di fatto si paralizza la gia' lenta giustizia italiana, ignorando colpevolmente le aspettative diffuse nel nostro Paese di una giustizia rapida e di una pena certa. Se poi si va con il pensiero alla nuova legge sulle intercettazioni telefoniche, si rivela con tutta evidenza come uno strumento fondamentale di indagine venga colpito al cuore".

E alle critiche del PD si aggiungono quelle del Consiglio d’Europa che, per bocca del Commissario Thomas Hammarberg, ha affermato: "Le draconiane misure in materia d'immigrazione e di asilo già adottate o in esame in Italia, contenute nel ddl sicurezza al terzo e ultimo voto di fiducia oggi in Senato, produrranno inevitabilmente un ulteriore aggravamento del clima xenofobo contro gli immigrati. Tale politica è causa di ulteriore stigmatizzazione ed emarginazione, laddove invece la maggioranza dei migranti contribuisce allo sviluppo degli Stati europei e delle loro società".

E' legge "l'esclusione dei bambini stranieri dai diritti più elementari''. Lo afferma Terre des hommes (Tdh) esprimendo ''profonda preoccupazione'' per l' approvazione definitiva del pacchetto sicurezza. Una legge che vuol dire per i bambini ''mancato accesso alle cure mediche, all' istruzione primaria e forte esposizioni ad abusi, sfruttamento, tratta e pedo-pornografia da parte della criminalità organizzata'. Introducendo il reato di clandestinità viene di fatto sancita per legge l'esclusione di questi bambini dai piu' elementari diritti quali il diritto a un nome e a una identità in aperto contrasto con le convenzioni internazionali firmate dall'Italia e con la stessa nostra Costituzione. Per questo riteniamo indispensabile aprire al più presto un tavolo di confronto tra società civile e il governo per studiare a fondo le effettive conseguenze di questo provvedimento e arrivare alle necessarie modifiche. Se ciò non fosse possibile stiamo ipotizzando il ricorso ad altri strumenti, come la proposta di una legge d'iniziativa popolare". Già da metà giugno, Tdh ha lanciato la petizione 'No ai bambini invisibili per legge!' per la modifica della norma che rende impossibile la registrazione all'anagrafe dei figli dei migranti irregolari. I firmatari sono stati oltre 7.500.



Il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, Mons. Agostino Marchetto si dice "triste e dispiaciuto" per l'approvazione in via definitiva del ddl sicurezza. Una nuova legge che porterà "molti dolori e difficoltà" agli immigrati, dice il numero due sull'immigrazione del governo vaticano.
"Anche se si aspettava questa approvazione - afferma al telefono l'Arcivescovo commentando l'ok del Parlamento alla nuova legge - non posso non essere triste e dispiaciuto, con preoccupazioni per la prospettiva che ci si apre dinanzi e a mio avviso porterà molti dolori e difficoltà a persone che per persone che, già per il fatto di essere irregolari, si trovano in una situazione di
precarietà".

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