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ggDopo il successo della conferenza sul bombardamento di Monza del 1916, proseguono le iniziative dedicate alla Grande Guerra organizzate a Monza da Museo Etnologico di Monza e Brianza, Croce Rossa Italiana, FAI , ANPI, ANED, Novaluna, Accademia S. Marciano, con il patrocinio di Prefettura, Provincia e Comune di Monza.

 

Due incontri dedicati alla cittadinanza e in primo luogo ai giovani e agli studenti delle scuole superiori.

Una proposta culturale che si affianca alla mostra sulla Grande Guerra che si tiene al Mulino Colombo.

Giovedì 19 febbraio alle ore 21 nella sala E di Binario 7 il prof. Giovanni Sabbatucci , già ordinario di Storia Contemporanea all'Università La Sapienza di Roma, terrà una conferenza sul tema grande guerra, guerra totale.

Un’occasione per cogliere la dimensione globale di una guerra che si apre sulla scorta degli entusiasmi della Belle Époque, una guerra possibile grazie al potente sviluppo tecnologico scientifico della civiltà occidentale; un conflitto impossibile senza la leva di massa che porta a 60 milioni il numero di combattenti.

Una guerra totale capace di assorbire tutte le risorse – umane ed economiche – dei popoli in conflitto, e che porta in primo piano il contributo socio-economico delle donne.

Una guerra in cui si combatte una rivoluzione che darà forma a una democrazia alternativa a quella liberale; un conflitto che facendo scomparire quattro imperi secolari delinea una nuova geografia politica dell’Europa. Una guerra che si conclude aprendo nuovi scenari politici e sociali.

Introdurrà il prof. Paolo Ferro

Martedì 24 febbraio alle ore 21 nel Teatro di Binario 7 sarà la volta di Paolo Rumiz che presenterà la Grande Guerra dalla prospettiva dei centomila trentini e giuliani che nell'agosto del 1914 vanno a combattere per l'Impero austroungarico, di cui sono ancora sudditi.

Dalle parole dell’autore di come cavalli che dormono in piedi - grande conoscitore del mondo balcanico e dell’Est Europa - avremo così modo di soffermarci sul fronte orientale della prima Guerra Mondiale, in parte trascurato dall’analisi storica. Una rievocazione che partendo dalla visita ai luoghi dove i soldati sono caduti ci farà respirare l’aria di quelle terre in cui hanno perso la vita. Una storia spesso dimenticata che porta in primo piano le vicende di chi in Galizia, Polonia e Ucraina ha combattuto dalla parte sbagliata. Morendo.

Introdurrà il prof. Raffaele Mantegazza

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