Leggiamo su “Il Cittadino” del 9 maggio scorso, l’articolo riguardante la proposta dell’Assessore alla mobilità Paolo Confalonieri, di individuare alcune zone della città nelle quali ridurre la velocità dei veicoli a motore a 30 km/h.
Vogliamo spiegare perché FIAB MonzainBici accoglie con grande favore l’idea dell’assessore alla mobilità.
La nostra associazione da anni chiede che siano introdotti in città, questi limiti di velocità.
Sono interventi di “moderazione del traffico” che permettono una nuova redistribuzione degli spazi, a favore di tutti, siano essi pedoni o ciclisti o automobilisti. Ciò comporterebbe anche un abbattimento considerevole degli incidenti più gravi, e questo, da solo, sarebbe un validissimo motivo per intervenire in tal senso.
Moderare il traffico inoltre sarebbe anche economico, non comporterebbe la necessità di realizzare piste ciclabili, poiché tutti, a velocità ridotte, contribuirebbero ad integrarsi con bassi rischi di incidenti.
ECF (European Cyclists Federation) alla quale sono federate le associazioni ciclistiche europee, e quindi anche la nostra, chiederà alla Commissione Europea di introdurre questa norma che regola e limita la velocità dei veicoli a motore.
In sostanza tutta l’Europa chiederà di introdurre queste norme, alle quali facilmente, ogni automobilista potrà attenersi. Infatti, le nostre automobili possono muoversi anche a velocità ridotte, se chi le conduce, ha imparato bene l’arte del guidare.
Abbiamo letto anche alcune risposte di cittadini, alcuni preoccupati, altri ironici ma distanti da questi interventi previsti. Comprendiamo e non ci meravigliamo che siano concetti difficili, per noi italiani, e quindi accettare fino in fondo la necessità di modificare le nostre visioni in merito alla circolazione sulle strade cittadine, ma ormai i cittadini europei sono molto avanti rispetto a tante amministrazioni comunali, e utilizzano la bicicletta per spostamenti quotidiani, ma vorrebbero poterlo fare nella massima sicurezza.
Ridurre le velocità (in molte città esiste anche il limite di 20Km/h) significa migliorare il flusso del traffico e ridurre il congestionamento e l’inquinamento atmosferico e acustico.
Sappiamo che possiamo attraversare Monza da un capo all’altro con la bicicletta in quindici minuti, ma non certamente con l’auto. Le velocità medie del traffico motorizzato sono molto basse a causa dell’enorme numero di automobili in circolazione, che ostacolano anche i mezzi pubblici ed è totalmente inutile sgommare e accelerare a 80 km/h (anzi è estremamente pericoloso) per poi fermarsi in coda dopo 100 metri.
Non spetta certamente a noi, nè è nostra intenzione, essere i difensori dell’amministrazione; tuttavia siamo convinti che l’introduzione di questo limite non sia una mera necessità di“cassa” del Comune.
Si tratta invece del recepimento di un concetto intelligente, ormai largamente accettato e diffuso, che non possiamo più ignorare. Si tratterà poi di farlo rispettare, ma gli strumenti per questo non mancano.
Noi vogliamo sperare che anche la nostra città si allinei alle altre città che già hanno iniziato ad introdurre le norme per limitare le velocità cittadine.
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