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La recente nomina di Paolo Romani a ministro per lo Sviluppo Economico gli fornisce, se possibile, ulteriori possibilità di intervento nelle vicende politico-economiche (leggi urbanistiche) della nostra città. Già assessore (remoto) all'Urbanistica, attualmente assessore (remoto) all'Expo nella giunta Mariani, Romani ha già influito pesantemente sul futuro urbanistico di Monza.

Arrivato a Monza per aiutare la famiglia Berlusconi negli investimenti in territorio brianzolo (lo ha dichiarato lui stesso in un'intervista a il Riformista), ha ispirato la variante al piano di governo del territorio che interessa anche la trasformazione urbanistica della Cascinazza, l'area di 500 mila mq già proprietà di Paolo Berlusconi. L'area è stata venduta al gruppo Cabassi nel 2008 ma è lecito pensare che Paolo Berlusconi sia ancora interessato al polo urbanistico in progetto sull'area (peraltro i Cabassi sono tra i proprietari delle aree a nord di Milano scelte per ospitare l'Expo 2015 e che per questo vedranno crescere notevolmente il loro valore).

Il nuovo ruolo di ministro, di un ministero strategico in questo momento di crisi economica, richiederebbe una completa dedizione, e quindi l'abbandono dell'impegno a Monza, tutto sommato minore. Ma il fatto che nelle prossime settimane il consiglio comunale comincerà ad esaminare proprio le varianti al PGT care al neo ministro, fa pensare che Romani difficilmente si dimetterà dagli incarichi monzesi fino a "missione compiuta".

Sull'area della Cascinazza non sono ancora stati disposti interventi precisi. Si parla di un vago settore terziario, ma secondo le denunce dell'opposizione si paventa una edificazione di più di 500 mila mc in occasione proprio dell'Expo 2015. Riassumendo la storia di questi ultimi anni, l'area della Cascinazza, secondo le ultime amministrazioni comunali, avrebbe dovuto essere riservata ad area verde, un parco agricolo a disposizione della città. I ricorsi del proprietario, il Berlusconi fratello minore, si infransero contro la sentenza del 2007 della Corte di Cassazione che sancì che nessun risarcimento era dovuto alla proprietà a seguito del divieto di costruire.

L'elezione della giunta Mariani e l'arrivo di Romani (nomina imposta evidentemente dall'esterno) fecero capire che tutto veniva rimesso in discussione. Infatti a seguire arrivò la proposta di Romani per la Cascinazza, anticipata al Cittadino, che prevede cinque torri da 80 metri, una pista da sci al coperto e una tranvia sul canale Villoresi.
Per tutto questo e altro il Pd ha chiesto le sue dimissioni da Assessore della Giunta Mariani

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