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Una delle peggiori manovre centraliste fatta da un governo che doveva avere come bandiera il federalismo. Non solo, una manovra anti lombarda e che cancella il federalismo. Così il segretario regionale Maurizio Martina giudica i tagli del governo contenuti nella manovra finanziaria per il 2011 approvata dal Consiglio dei ministri. Una manovra che incassa la dura reazione delle Regioni e degli enti locali, perché applica tagli che i rappresentanti degli enti locali a più riprese hanno definito insostenibili.
"Si tratta di tagli pesantissimi - dichiara il capogruppo Luca Gaffuri - che vanno a incidere su servizi per i cittadini peggiorando una situazione che è già di crisi. Penso soprattutto al trasporto pubblico, agli incentivi per le imprese e alle politiche per la casa, settori nei quali, proprio in un momento di difficoltà, sarebbe meglio investire".
"Non ci sono ormai dubbi sul carattere profondamente anti lombardo di questo provvedimento - attacca Martina - Dati alla mano la nostra regione è tra le realtà più colpite dalle scelte del Governo e Formigoni riconosce ciò che il PD aveva detto dal primo minuto: i tagli sono insostenibili e pesantemente centralisti. Dichiarare come fa Tremonti ancora oggi che i tagli sono sostenibili è semplicemente sconcertante".
Il gruppo del Pd ha chiesto e ottenuto di discutere delle conseguenze della manovra sulla Lombardia in Consiglio regionale: ci sarà una seduta straordinaria del Consiglio per il prossimo 23 giugno.
"Siamo pronti nel consiglio regionale del 23 giugno prossimo ad assumere tutte le iniziative utili a difesa degli interessi del nostro territorio e per questo ci aspettiamo un iniziativa forte e concreta da parte della Giunta regionale. Siamo disponibili a costituire una lobby territoriale per ottenere la modifica di questa sciagurata manovra. A patto che i colleghi del centrodestra non rispondano a Tremonti 'signor sì'.

Fonte: PD sito regionale

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