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Il_tempo_senza_lavoroIn giugno avevo raccontato l’uscita di un libro molto particolare: per Feltrinelli, Il tempo senza lavoro”, un libro “collettivo” scritto da un gruppo di lavoratori  di Agile ex-Eutelia e  Massimo Cirri, giornalista e psicologo.   Il libro racconta, attraverso  i frammenti delle loro esperienze, le difficoltà, la perdita di identità, la solitudine e poi l’opportunità del gruppo di auto-mutuo-aiuto proposto loro dal Sindacato, l’uscita dalla prospettiva individuale, la scrittura di una storia collettiva.

Paola Fontana, una di loro, ha portato avanti con grande determinazione l’idea di una sperimentazione che avesse al centro l’auto-mutuo-aiuto come politica attiva del lavoro ed ha trovato proprio a Monza la strada per realizzare il progetto. Mercoledì mattina, si è tenuta in Provincia la conferenza di lancio, cui hanno partecipato i partner ed i finanziatori (Provincia MB, Comune Monza, AFOL MB, Coop. AERIS, CGIL, CISL, UIL) e numerosi lavoratori disoccupati che già erano stati informati del progetto e della partenza di un primo gruppo durante il mese di ottobre.

Durante l’incontro, dopo i saluti istituzionali dell’Assessore della Provincia Enrico Elli e del Vicesindaco Cherubina Bertola, alcuni interventi hanno messo a fuoco la sperimentazione proposta e la situazione dell’occupazione nella nostra provincia. Si sono succeduti: Erminia Zoppè, Direttore del Settore Welfare della Provincia , che ha illustrato l’idea progettuale; Stefania Croci, Direttore dell’Area Lavoro di AFOL MB, che ha mostrato i numeri della disoccupazione oggi sul nostro territorio, l’aumento esponenziale delle “dichiarazioni di disponibilità al lavoro” negli ultimi anni e la riduzione dell’occupazione qualificata e a tempo indeterminato; Lorella Brusa, della CGIL, in rappresentanza delle tre Confederazioni.

Paola Fontana, ha poi parlato della sua esperienza  come lavoratrice Agile ex-Eutelia, dell’auto-aiuto proposto dalla Camera del Lavoro di Milano e dell’indubbio risultato, per i lavoratori coinvolti, di uscire dall’isolamento in cui si erano trovati quando, al termine di una stagione di lotta, avevano ottenuto la cassa integrazione, ma si erano ritrovati a casa, con tanto tempo “vuoto” e con la perdita della propria identità lavorativa. Trovarsi assieme, condividere i propri problemi, avere un luogo dove si può evitare di nascondere la propria fragilità, dove nuove  relazioni aiutano a guardare in modo nuovo a se stessi ed alla propria situazione…Massimo Cirri, che ha partecipato a quella esperienza e che con i lavoratori ha poi scritto il libro, ha sottolineato la forza di questa esperienza collettiva.

Trovarsi nei gruppi per raccontarsi ed ascoltare i racconti degli altri è una strada per ritrovare se stessi e riattivare le proprie risorse, rimettersi in gioco e ripartire.

Il percorso prevede incontri quindicinali. Sono previsti sei gruppi ed il primo parte a Monza il 22 ottobre. Per informazioni, si può telefonare al 348-3906759 o scrivere a coordinamento.amalav@coopaeris.it

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