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prima-di-tutto-il-lavoroA  fine Maggio  si è tenuto un incontro presso la Camera di Commercio -MB organizzato dalle treconfederazioni sindacali con la presenza dell’Amministrazione Comunale,dell’’agenzia internazionale CISCO, ed da rappresentanti delle varie realtà produttive.

I temi affrontati da CGIL, CISL e UIL, hanno mostrato una sintonia tra i sindacati , e soprattutto uno sforzo di visione ampia del mondo del lavoro.  Non solo quindi lavoro dipendente, ma anche tutte le componenti che contribuiscono in positivo o negativo allo sviluppo del sistema Paese, e quindi del lavoro tout court

Qualche apprensione da parte sindacale, ha riguardato la ventilata soppressione della provincia MB che, anche se dal punto di vista amministrativo non ha prodotto granché, ha almeno contrassegnato il territorio, per il quale viene sottolineata la specificità, e l’alterità rispetto a Milano.

In questo senso viene auspicato che, in caso di eliminazione della Provincia MB, sia l’Amministrazione. di Monza, in quanto capoluogo, ad intessere una rete di contatti con le altre amministrazioni, per portare avanti le politiche comuni.

La Brianza viene considerata dai mass media nazionali, come “un territorio fortunato”, in grado di cavarsela da solo.  In realtà la disoccupazione e la chiusura di tante piccole e medie aziende, stanno toccando livelli che sono purtroppo in linea con quanto accade in Italia.

Come elencato sul volantino Monza e Brianza. Prima di tutto il lavoro l’intento è di richiamare l’attenzione di tutti gli attori economici ed istituzionali su due temi fondamentali: la drammaticità della situazione locale, simile ormai a quella nazionale e la necessitò di elaborare strategie per l’uscita dalla crisi, puntando sulle particolari caratteristiche del territorio, e facendo leva sulle  sue eccellenze.

Dalle relazioni e dal dibattito sono emerse temi e materia di riflessione.

Comune la denuncia della politica del precedente governo, troppo incentrato sul rigore che, in realtà, ha peggiorato le condizioni già precarie,e l’ auspicio che a livello europeo  cambi l’indirizzo, con maggiore attenzione allo sviluppo.

Bene il governo Letta sperando che in UE ottenga risultati soprattutto a favore dell’occupazione giovanile.  L’Italia non ce la farà se non risolverà il problema dei giovani.

Non manca qualche autocritica. Se si lamenta che la Merkel ha fatto prevalere il rigore, occorre anche ammettere che l’Italia non ha fatto nulla o quasi per la difesa della propria produttività. Trascurata la scuola, l’università, la ricerca. E’ mancato il sostegno al sapere.

Occorre poi modificare il patto di stabilità e sviluppare una politica fiscale che sia a favore del lavoro e dell’impresa. Rinegoziare il fiscal compact è una delle priorità.

Serve un salto di qualità. Gli ammortizzatori sociali sono importanti per sopravvivere (CIG), ma  si  vive di lavoro ed occorre investire per sviluppare l’occupazione.

La Regione Lombardia non ha fin’ora prodotto idee valide.  Occorre saper fare scelte, anche dolorose, ma non bisogna tirare a campare. Tutti insieme si deve agire per una politica di sviluppo, perché, ad esempio, assistere senza reagire alle delocalizzazioni è stato deleterio e colpevole

Verrà chiesto a tutti i sindaci di organizzare consigli comunali aperti alle parti sociali, ai sindacati per condividere i problemi e le idee.

Ora si pongono delle opportunità: l’ Expò 2015 per far emergere le eccellenze locali, turismo, Villa Reale, ecc. ; la ristrutturazione dell’ospedale S.Gerardo: stanziati 207 mil €. (al proposito occorrerà vigilare su sicurezza, appalti  and mafia, e qualità) ; l’ High Tech nel vimercatese; il distretto del mobile dove sviluppare  intelligenza e creatività.

All’ interno del Convegno per la prima volta l’ISTAT ha messo a disposizione i dati aggregati per la Provincia di Monza e Brianza ed  Egidio Riva, sociologo dell’Università Cattolica di Milano, li ha elaborati e presentati ricavandone considerazioni interessanti.

Di  Capitale Sociale  ha invece parlato Serafino Negrelli , sociologo dell’ Univ. Bicocca Milano.

Di questi due importanti e analitici interventi ne scriveremo in maniera approfondita nel prossimo aggiornamento del nostro sito.

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