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monza_in_bici_libriCome tutti gli anni FIAB Monzainbici organizza serate di presentazione di libri che trattano l'argomento della mobilità ciclistica.

Il 18 novembre, presso la libreria Il Libraccio di via Vittorio Emanuele, si è parlato del movimento Salvaiciclisti, nato a seguito di un incidente successo a Londra, presentando il libro "Salvaiciclisti" di Pietro Pani da parte di Simeone Dini.

La mattina del 4 novembre 2011 Mary Bowers, cronista del Times di Londra, recandosi a lavoro in bicicletta, viene letteralmente schiacciata da un grosso articolato. Il direttore del Times decide di lanciare una campagna per la sicurezza di tutti i ciclisti, per sensibilizzare l'opinione pubblica su questi incidenti che possono essere evitati.

La campagna viene recepita anche in Italia e nasce il movimento che chiede al nostro Governo alcuni punti specifici per mettere in sicurezza i cittadini che usano la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani.

In Italia gli incidenti mortali sono il doppio (280 all'anno) di quelli inglesi a causa della forte indisciplina degli automobilisti e anche delle strade poco sicure. Recentemente abbiamo dovuto assistere ad un bollettino di guerra a causa di numerosi incidenti mortali accaduti a ciclisti.

Nell'aprile di quest'anno a Roma si riuniscono 50000 ciclisti da tutt'Italia, chiamati a manifestare dal movimento Salvaciclisti e da FIAB (Federazione Italiana amici della Bicicletta). E' la più grande manifestazione di ciclisti mai vista.
Ormai le Amministrazioni pubbliche locali e nazionali non possono più eludere il problema ed è urgente intervenire per prevenire quella che noi chiamiamo una strage premeditata.

Gli interventi necessari sono tutti indirizzati a moderare la velocità nelle nostre città, moderazione del traffico e integrazione dei mezzi di trasporto (pedoni, biciclette, auto, moto ecc.). Tutti hanno diritto ad usufruire allo stesso modo degli spazi cittadini e quindi non più ad appannaggio delle sole auto che devono essere ridimensionate sia come numero che come diritti. Le città devono avere il limite a 30km/h e fatto rispettare attraverso interventi di moderazione del traffico. Piste ciclabili solamente sulle grandi direttrici di collegamento. Tutta la città deve essere ciclabile.

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