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artigianoLa Brianza perde posti di lavoro. Lo dice una ricerca dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Secondo le imprese interpellate nell'ambito dell'indagine, nel 2010 il saldo tra nuove assunzioni e rapporti di lavoro cessati è negativo e vale 3.750 unità. Tenuto conto che ci sono state 6.050 assunzioni, significa che sono cessati 9.800 posti di lavoro!
Nello stesso tempo, paradossalmente, alcune imprese non trovano, nel mercato del lavoro, le professionalità richieste. Come ad esempio operai addetti alle macchine dell'industria tessile, meccanici di macchine fisse e mobili, addetti alle vendite all'ingrosso e tecnici paramedici. Considerando i profili professionali, vanno meglio le professioni qualificate (dirigenti e professioni tecniche) e, per quanto riguarda i settori merceologici, male l'industria e meglio il commercio e i servizi.
Anche l'immigrazione è penalizzata dalla crisi. Se nel 2005 un nuovo assunto su tre era un immigrato, nel 2010 questo rapporto diventa di uno a sei, come emerge dall'indagine.
Il titolo di studio più richiesto è il diploma; le lauree più ricercate sono quelle ad indirizzo economico.
Situazione dunque piuttosto grigia, anche da noi, anche se un segnale di speranza si intravvede dall'andamento delle richieste di personale registrato alla ripresa delle attività post ferie.

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