E’ stata quella di ieri una giornata intensa per tutti.
Per RobertoScanagatti nella sede di via Italia, che ha vissuto con emozione e con calma l’attesa e l’arrivo dei risultati superiori (a suo dire) anche alle sue aspettative.
"È un risultato che va oltre ogni più rosea aspettativa - commenta a caldo Scanagatti - straordinario. Un divario netto con gli altri candidati e una sconfitta della Lega che è la sconfitta di un'intera amministrazione comunale uscente". Davanti a tali risultati Scanagatti si è detto "soddisfatto" e ha invitato i cittadini al cambiamento, "io non sono stato imposto da nessuno. Per il ballottaggio continueremo a scrivere con i cittadini il progetto per la citta".
Per il Pd che in Via Arosio ha visto, seggio per seggio, abbattere le negatività di certi sondaggi che ci davano al 20% e che ci ha visto alla fine primo partito della coalizione e della città con 5 punti in più rispetto al 2007.
Per Marco Sala un segretario e capolista un po’ “anomalo” per professione (imprenditore) e stile politico (innovatore ma senza strappi) che ha visto finalmente riconosciuti il frutto del lavoro di questi anni per costruire il Pd monzese.
Un 38% quello di Roberto che è ottima base per andare al ballottaggio con speranza di farcela.
Adesso si parte per la seconda e altrettanto difficile seconda e decisiva tappa.
Gli errori da evitare sono dietro l’angolo e le cose da fare, possono essere decisive per il risultato finale:
- dare per scontata una vittoria che in una città sostanzialmente e da sempre di centrodestra, scontata non è; operare invece affinché il progetto di Roberto e il centrosinistra sia colto anche da molti elettori e astensionisti che non ci hanno votato. Dialogare con tutti ma soprattutto rivolgersi direttamente ai cittadini
- rilassarsi come volontari e coalizione e non mettere in campo tutte le energie possibili necessarie per portare a votare i nostri elettori e aprire invece varchi di simpatia e consenso nell’altro elettorato
- restare bloccati nel centro della città, quando è invece uno sforzo massimo per arrivare nelle periferie dove Roberto può ulteriormente risaldare un legame e un consenso.
Non c’è tempo da perdere quindi e nemmeno il tempo per goderci una meritata soddisfazione, vediamo di conquistarcela sul campo tra 15 giorni e questo non dipenderà dagli altri ma da noi.
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