Mi aspettavo di vederli marciare in "mutande" come avevano detto, ma si sa gli amici di Lega e centrodestra non sono molto coraggiosi e spesso non raccontano tutta la verità. Come in questa situazione. La verità è che il Comune di Monza non dimentica nessuno. Non dimentica i propri cittadini.
Basti pensare al sostegno per coloro che hanno perso il lavoro, il contributo per le affittanze, l'accesso gratuito ad alcuni servizi per chi ha redditi troppo bassi, il nuovo centro per l'emergenza freddo, i contributi per gli anziani nelle case di riposo o per i minori. La preoccupazione e la solidarietà verso i nostri cittadini più in difficoltà è costante. Davvero a Monza non si lascia indietro nessuno.
E non si dimenticano neppure i profughi in nome della cultura di solidarietà derivante dalle nostre radici cristiane e popolari che è tipica della nostra città da San Gerardo in poi.
Ma occorre essere chiari su chi davvero mette i soldi per i profughi, chi li gestisce e chi ne beneficia.
Ebbene a Monza ci sono circa 220 persone richiedenti protezione internazionale: 64 ospitati nel centro Spallanzani, 154 ospitate presso abitazioni e strutture private.
La prefettura gestisce i flussi e distribuisce le persone in funzione dei posti disponibili. La Comunità europea finanzia l'operazione di accoglienza e lo stato italiano in ottemperanza alle leggi internazionali e alla legge Bossi-Fini regola attraverso i prefetti la distribuzione delle persone alle case private,alberghi e alle associazioni che hanno risposto al bando per offrire accoglienza e assistenza.
Il Comune di Monza non riceve nulla e non spende nulla. Mette solo a disposizione la struttura di Via Spallanzani come Hub temporaneo per il successivo smistamento. Il Comune di Monza, e qui va dato un merito particolare all'Assessore Cherubina Bertola, ha deciso di essere costantemente in contatto con il prefetto per cercare di governare la situazione sul nostro territorio ed evitare di subirla, proprio per evitare disagi ai nostri cittadini.
Da ultimo chiariamo la questione dei soldi: 35 euro al giorno sono il contributo che l'Europa/Governo danno per ogni persona richiedente protezione. Di queste 2,50 euro al giorno vengono lasciate in mano alla persona e la restante parte viene utilizzata per pagare gli affitti, pagare il cibo, pagare il personale delle associazioni che danno assistenza, pagare i beni di prima necessità. Questo denaro in realtà arriva dall'Europa e resta ai cittadini monzesi: i proprietari che affittano gli appartamenti, i negozianti che vendono il cibo e i generi di prima necessità, le persone che hanno un lavoro nelle associazioni che danno assistenza. Il Comune di Monza non è minimamente coinvolto in questo flusso di denaro e non vi sono contributi del Comune.
Da segnalare che alcune di queste persone sono state coinvolte in alcune attività di volontariato per la pulizia di piste ciclabili e giardini anche perché non possono avere un lavoro prima che la loro posizione di "Rifugiato" venga regolarizzata da una Commissione Territoriale.
Davvero dobbiamo tutti quanti essere onesti nell'evitare di scatenare inutili guerre tra poveri e dobbiamo essere sempre consapevoli che dobbiamo fare comunque tutti gli sforzi possibili affinché le difficoltà dei nostri concittadini siano solo temporanee. Il compito principale della politica è governare le situazioni complesse per migliorare la vita di tutti partendo dai più deboli.
Il segretario PD Monza
Alberto Pilotto
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