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Durante la seduta del Consiglio Comunale del 30 gennaio dedicata alla discussione del bilancio preventivo, uno dei momenti più importanti dell’anno amministrativo, i Consiglieri dell’opposizione di centrodestra sono usciti dall’aula poiché avevano convocato, in contemporanea, una conferenza stampa all’interno di una sala del palazzo del Comune.

I consiglieri di maggioranza hanno esposto i propri interventi di fronte a un’aula semideserta, mentre l’opposizione occupava uno spazio pubblico per la propria propaganda: una chiara dimostrazione dello scarso rispetto che la destra nutre nei confronti del proprio ruolo istituzionale e dei propri obblighi verso i cittadini.

Ciò che poteva essere considerato “solo” uno sgarbo istituzionale, si è però rivelato essere un comizio senza contraddittorio per dichiarazioni gravi e ipocrite in merito al centro accoglienza migranti che sorgerà in via Monte Oliveto.

I consiglieri Allevi, Sassoli e Longo hanno rilasciato dichiarazioni fuorvianti che contribuiscono alla creazione di un clima malsano, fatto di paura e diffidenza. Il CAS di Via Monte Oliveto, per come è stato realizzato, è il risultato di anni di cattiva gestione del fenomeno migratorio, ulteriormente aggravata dalle scelte del Governo Meloni, che ha smantellato l’accoglienza diffusa a favore di quella concentrata in grandi centri, ha definanziato i SAI e i progetti di inserimento e di insegnamento della lingua italiana, ha tagliato le risorse necessarie per gestire con la dovuta delicatezza e pron- tezza il fenomeno migratorio.

In altre parole, le forze politiche che hanno reso inefficiente, disumana e socialmente critica l’accoglienza ora incolpano il centrosinistra monzese per le modalità di gestione del fenomeno migratorio. Il tutto sulla pelle delle persone: dei migranti, dei soccorritori, degli operatori sociali, dei cittadini.

La consigliera Sassoli sottolinea che 450 metri quadrati sono una superficie troppo ridotta per garantire una vita dignitosa a cento persone. I parametri relativi alle metrature, però, sono stati individuati nel D.M. 133/2023 (il cosiddetto “Cutro bis”), voluto dalle forze politiche di centrodestra, e le Amministrazioni locali non possono modificarli.

Quello dei rappresentanti dell’opposizione è un atteggiamento schizofrenico e irresponsabile, dal momento che avrebbero i mezzi e i contatti per portare all’attenzione del Governo le criticità delle politiche da esso intraprese. Alla demagogia e agli attacchi ipocriti, la coalizione di centrosinistra preferisce l’onestà e il senso civico: continueremo a batterci per un’accoglienza diffusa e dignitosa, ben consapevoli che per realizzarla serve una radicale riforma di quelle leggi e di quei decreti che portano firme precise, dalla Legge Bossi-Fini ai Decreti Sicurezza dei Ministri Salvini e Piantedosi.

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