Congresso

Il Congresso del Partito Democratico ha mosso domenica il suo primo importante passo: “Auguri a Virtuani - un ringraziamento a Poletti".

 


Pietro Virtuani è stato eletto nuovo Segretario Provinciale con il 68,62% dei voti e a Monza sono stati rinnovati I coordinamenti dei sei circoli cittadini.

In primo luogo è d’obbligo fare i complimenti a Pietro per la sua vittoria e ringraziare Adriano Poletti per lo stile e i contenuti che hanno contraddistinto la sua campagna elettorale. La sua è stata una scelta coraggiosa e bisogna rendergliene merito.

Io mi aspetto molto dalla nuova Segreteria provinciale. Il mio sogno nel cassetto è quello di costruire una federazione provinciale forte, che pesi a livello regionale e che si faccia ascoltare a livello nazionale. Insomma una segretaria che non accetti più l’adozione di decisioni sopra le nostre teste.  I circoli territoriali sono una ricchezza da salvaguardare e a me pare che a livello nazionale questa cosa non sia proprio ben chiara.

Lo testimonia il fatto che a Roma si siano gingillati tra commissioni, regole e statuti per mesi per poi imporre a livello locale regole assurde e, ben peggio, con tempi di gestione risicatissimi.

Buona parte delle legittime tensioni che si sono registrate a livello provinciale non avrebbero avuto ragion d’essere, a mio avviso,  se per organizzare il rinnovo della Segreteria Provinciale ci fosse stato almeno concesso il tempo che di solito serve per organizzare una riunione di condominio (piccolo).

Detto questo stiamo con Pietro e lo sosterremo durante questa avventura.

Per quanto riguarda il livello cittadino io non finirò mai di ringraziare i nostri tesserati e I militanti che, nonostante tutto, si impegnano e partecipano.  Abbiamo rinnovato sei circoli, si tratta in buona parte di una conferma dei coordinamenti in essere. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la sapiente regia di Fabio Maggioni e l’impegno di tutti i portavoce Giovanni, Maurizio, Michele, Mariella, Daniela e Tina.

Domenica mattina ho visitato alcuni dei Circoli impegnati nei Congressi.

Folle oceaniche non ce ne sono ma si incontrano ovunque ‘belle’ persone, vere che con spirito di servizio si mettono in gioco.  Ogni volta che mi capita di girare tra I circoli io mi convinco sempre di più della loro utilità, come spazio di aggregazione, luogo di elaborazione politica, occhi e antenne sul territorio.

In questi giorni troppo spesso veniamo a conoscenza di situazioni di tesseramenti anomali, moltitudini di nuovi tesserati si palesano qua e la in varie zone d’Italia, ahimè senza generare troppo sconcerto.

Io invece posso affermare senza timore di smentita che a Monza i nostri tesserati  sono tutti reali. Nomi e cognomi, facce e storie: tutto vero. E lo dico con una punta di orgoglio. Insomma non mi stanco mai di ripetere che a Monza siamo un bel partito: aperto, trasparente, inclusivo. A tutti I livelli.

Un esempio: nonostante I loro molteplici impegni, al Congresso del Circolo 1 di viale Libertà, orchestrato dalla sapiente regia di Giovanni Vergani, domenica mattina ho incontrato sia Roberto Scanagatti che Pippo Civati che hanno trovato il tempo di partecipare e votare.

Altra questione che mi preme sottolineare è quella ‘regolamentare’ su cui però devo ripetere quanto già espresso sopra. I regolamenti elaborati centralmente rasentano la follia se rapportati alle realtà locali.

Per capirci: se il Partito Democratico è il paladino della lotta al “Porcellum” (…o almeno spero,  anche perché l’attuale governo non mi pare si stia dando molto da fare a riguardo) perché a livello locale, anche di Circolo, si ragiona con le liste bloccate? Che senso ha ?!

Il Congresso appena iniziato dovrà certo affrontare e sciogliere I nodi politici (i più importanti) ma dovrà essere anche in grado di proporre un modello organizzativo sostenibile (con smodato utilizzo del buon senso se possibile) che non snaturi la vocazione territoriale del Partito Democratico.

Buon lavoro a tutti

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