- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
Ogni volta che osservo e provo a misurare la grandezza della nostra Costituzione rimango stupito e mi chiedo: sarebbe stata così bella se non fossimo passati attraverso l’abisso di un totalitarismo?
Se il popolo non fosse stato circuito, soggiogato, vessato e l’individuo alienato della propria essenza di essere umano, ovvero, della possibilità di esprimersi attraverso ogni mezzo ed in ogni luogo, oggi avremmo compimento della Democrazia in quanto garante delle libertà individuali e rispetto dell’altrui pensiero?
- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
V di Violenza:
La violenza è un atteggiamento che sfocia in azioni indotte coattivamente da un soggetto, il quale crea un disagio fisico o morale attraverso la coazione, anch’essa fisica o morale. Il soggetto che subisce la coazione è un essere umano ma non è detto che lo sia anch’esso. La violenza, infatti, può essere causata da una serie di fattori sociali, economici e relazionali di cui le persone subiscono gli effetti e che, di fronte ad una sempre più riconosciuta impotenza, riverberano rabbia indotta su altri soggetti od oggetti.
- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
Con Belle Époque si indica il periodo storico, socioculturale, musicale e artistico che ha interessato in particolare la Francia tra la fine del XIX secolo e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914. I limiti cronologici della “Belle Époque”, così come la definizione del termine, sono tuttavia ancora dibattuti dagli storici. Pur facendo riferimento all'esperienza francese, questo periodo vide manifestazioni parallele con tratti molto simili non solo in altri paesi dell'Europa occidentale, ma anche in ambiti extra-europei, come gli Stati Uniti (l’età dorata); in Italia coincise, di fatto, prima con l'età umbertina (1878-1900) e poi con l'età giolittiana (1903-1914), mentre in Gran Bretagna con l'ultima parte dell'età vittoriana e l'età edoardiana.
- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
Il XX secolo e questo primo quarto di XXI hanno dato ai libri di storia numerosi contenuti in fatto di evoluzione tecnologica e cambiamenti politici; dalla scoperta della corrente elettrica e delle telecomunicazioni al passaggio dai grandi partiti di massa alla leadership democraticamente riconosciuta che afferisce al vertice politico oneri ed onori della guida partitica e della Nazione.
Se si dovesse tracciare una linea alla fine del 2024 ed effettuare una valutazione correlante l’evoluzione tecnologica e politica, si potrebbe immediatamente individuare un elemento di recente comparsa che pone in una certa relazione la matematica oggettività della tecnologia e la soggettiva arte della politica: l’Intelligenza Artificiale.
- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
Il 27 giugno 1980, un volo civile di linea della compagnia ITAVIA sparì nel nulla.
Decollato da Bologna destinazione Palermo, il suo transponder smise di trasmettere la posizione a terra poco prima dell’inizio della fase di atterraggio, proprio nei pressi dell’isola di Ustica; intorno alle 21.00 di quel maledetto giorno d’estate fu dato un allarme generale che recitò: “aereo disperso” ma solo il mattino dopo, con la luce del giorno, si diede forma alla “dispersione”: la forma dei cadaveri dei passeggeri che iniziarono a riaffiorare dal mare.
- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
Ancora una volta un’altra morte sul lavoro; se n’è andato un ragazzo che male abbiamo accolto nel nostro Bel Paese, un altro sognatore disilluso dalla “brava gente”.
Non dirò il nome e non pubblicherò foto perché lui è uno dei tanti e delle tante per cui dovremmo ben pensare prima di alzare la bandiera dello stivale; cosa ne rimane di questo “luogo”? Una millenaria storia di civiltà ricolma di popoli che hanno attraversato alpi e mari, approdando sulla soleggiata penisola, attratti da un vento di spumeggiante speranza intrisa si racconti secolari di grandi e piccoli, che hanno amato sua Signora Italia, corteggiandola, conquistandola, coccolandola e proteggendola; ella ha restituito ad ognuno un’opportunità, una leva di slancio per il proprio libero pensiero, credo, ambizione e capacità.
- Scritto da Gennaro Aiello
- Categoria: Opinioni
I più giovani non possono ricordarla. Questa è la copertina di una raccolta di testimonianze sull’esperienza umana e politica di Enrico Berlinguer, pubblicata dalle Edizioni l’Unità in occasione del primo anniversario della sua scomparsa, avvenuta a Padova l’11 giugno del 1984. Sono passati quarant’anni da quei tragici giorni e il Partito Democratico ha voluto ricordarlo riproducendo il suo sguardo acuto e malinconico sulle tessere riservate agli iscritti del 2024. È da qui che vorrei partire per fare alcune brevi considerazioni sull’ Europa che è stata e su quella che verrà.
- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
Il 25 Aprile è dentro ognuno di noi.
Partecipare alla giornata di ricordo è per me un obbligo intimamente familiare; non di certo irrispettosamente delle Istituzioni che, come ogni anno prendono parola dagli altari della Democrazia, anche quest’anno ho ascoltato grandi parole fare da megafono di ideali in cui mi riconosco; ma come ogni anno, la mia mente ha visto sugli stessi altari te: Gianni De Capitani da Vimercate.
- Scritto da Iscritte e iscritti al 6°Circolo del PD di Monza
- Categoria: Opinioni
Vogliamo esprimere un'opinione a caldo su due questioni di grande attualità nel nostro partito.
L'IMMAGINE DI BERLINGUER sulla tessera: il PD ha bisogno di padri e madri nobili che ci facciano da guida nelle complicazioni attuali, ed Enrico Berlinguer è sicuramente uno di questi, se non altro per il risalto che ha dato alla questione morale in politica e per la completa autonomia da Mosca verso cui ha spinto il Partito Comunista Italiano.
- Scritto da Claudio Balice Lissoni
- Categoria: Opinioni
Dal febbraio 2022, ovvero dall’ingresso delle truppe russe in territorio ucraino, le dinamiche militari e belliche si sono evolute: da un’avanzata ad una controffensiva, da bombardamenti su vasta scala alla distruzione di specifici obiettivi definiti strategici e dopo qualche tentativo di dialogo mediato, arriviamo nel presente, ad una realtà sul campo che ha un remake storico: lo stallo.