Non invidiabile primato del capoluogo brianzolo in fatto di inquinamento atmosferico.

 

Dopo soli 46 giorni del calendario 2010, Monza è il primo comune, in tandem con Brescia, a superare per ben 35 giorni il limite delle concentrazioni di PM10 consentito dall’Unione Europea. Un primato raggiunto anche in anticipo rispetto al 2009.

L'aria della città, in questo primo mese e mezzo, ha raggiunto punte di concentrazioni di polveri sottili di 124 microgrammi per metrocubo il 21 Gennaio ed ha superato i 69mg/mc di media (contro i 40 tollerati, come media annua, dalla direttiva UE). Dal 11 al 30 Gennaio ci sono stati ben 20 giorni consecutivi di superamento del limite ed un valore medio prossimo agli 89 mg/mc.

Quello che ci fa rabbia – afferma Massimo Benetti, presidente di Monza in Bici - è che il Comune di Monza ha i mezzi per ridurre i livelli di inquinamento ma non vuole metterli in pratica. I progetti delle piste ciclabili di via Monte Cervino, Monte Bianco e Buonarroti sono solo da realizzare, il Piano Generale del Traffico Urbano, che preveda la realizzazione di una rete di ciclabili unite tra di loro, è solo da discutere in Consiglio Comunale; il potenziamento della mobilità alternativa è da applicare come previsto dal Progetto Civitas - Archimedes e dal PGTU”.

Occorre portare avanti progetti fattibili e di ampio respiro – ribadisce Atos Scandellari presidente del locale Circolo Legambiente – quali: la stazione FS di Monza Est che è da pretendere con forza, così pure il prolungamento della MM2 fino a Vimercate, ecc.. E’ inutile perdere tempo con costosissime metropolitane sotterranee o sospese. Se questa è la vivibilità oggi a Monza, ci domandiamo come sarà quando tutti gli interventi di urbanizzazione, previste nella prossima variante del PGT, saranno realizzati.

Dai dati di ARPA Lombardia si nota che il dato cittadino non è dissimile da quello degli altri capoluoghi della pianura lombarda e, purtroppo, è una sonora conferma dell'insufficienza delle azioni intraprese nei confronti del pessimo stato dell'aria che, per gran parte dell'autunno e dell’inverno, ristagna nell'area padana. Una situazione che si ripropone uguale tutti gli anni a causa di politiche comunali, regionali e nazionali, insufficienti contro lo smog.

“Non ci rassegniamo all'idea che l'inquinamento atmosferico sia un dato endemico per la Pianura Padana – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – è chiaro che lotta all'inquinamento e governo della mobilità devono viaggiare insieme: occorre dotare la Lombardia di servizi ferroviari e metropolitani competitivi con quelli delle altre grandi aree urbane europee, perché troppi cittadini della nostra regione non hanno accesso ad una efficace alternativa all'uso dell'auto privata”.


Legambiente – Circolo A. Langer – Monza

Monza in Bici – FIAB - Monza

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