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pd-generica-conf-pubblicoUna sala gremitissima di persone e cittadini (non solo di “addetti ai lavori”), un clima di attesa e interesse, un dibattito non fatto dai “soliti noti”, ci ha permesso di capire che dopo Milano anche a Monza il vento può soffiare nel senso giusto.

L’iniziativa promossa dal Pd provinciale e da Sel, ha permesso di riportare nella nostra città quella che è stata “la rivoluzione gentile” di Pisapia a Milano e nel contempo si è iniziato un percorso che ci si ripromette il più allargato e partecipato possibile.

Gianni Confalonieri (Capo di gabinetto di Pisapia) ha riassunto quale è stato il cuore della vincente esperienza milanese.

Dentro una Milano: stanca della Moratti ma anche di un centrosinistra più volte perdente, “l’impossibile è diventato possibile” soprattutto per 4 scelte fondamentali:

* dei candidati alle primarie credibili e di valore riconoscibili dalla cittadinanza per la loro statura “personale e politica”

* delle primarie “vere” (non tra i partiti) competitive sulle idee ma leali e corrette nelle persone, una esperienza che ha saputo già coinvolgere migliaia di persone in termini di adesione e volontariato, molto utili poi al sostegno del candidato sindaco uscito dalle primarie

* una coalizione, fatta di partiti che avevano scelto di privilegiare l’interesse della coalizione rispetto al proprio di interesse particolare e un lavoro fatto in complemento con “il civismo attivo” , scegliendo di ridurre quote di sovranità alla partecipazione diretta dei cittadini

* un “progetto” di profilo culturale (più che il programma) come risultato del contributo di centinaia di persone e  che sapesse coniugare coraggio e chiarezza nelle scelte con complessità dei problemi e con la la domanda di cambiamento presente in Milano proveniente dai ceti più diversi

Marco Sala (Segretario Pd di Monza) ha aperto ricordando il lavoro di un anno dei Circoli e del Pd di Monza, che ha predisposto un “incubatore” per una progettualità e un percorso di partecipazione, molto aderente al modello vissuto a Milano e che nella città partirà nelle prossime settimane.

Giuseppe Civati (Consigliere Regionale) ha cercato di inquadrare in quale contesto avverranno queste elezioni:

* una fase di grande distacco dalla politica da parte dei cittadini, attraversati dal “sono tutti uguali” richiede più politica non meno politica

* una spinta positiva che proviene dall’esperienza delle recenti amministrative, dalla campagne referendarie

* una scadenza che avrà valore nazionale e che vedrà accomunate città lombarde importanti quali Monza, Sesto, Brescia, Lissone etc.

* un Pd che se riesce a coniugare rinnovamento con cultura di governo riesce ad ottenere risultati positivi stupefacenti come a Milano (oltre il 30%)

Una serata carica di attese e che risponde anche a una domanda (speriamo) di partecipazione degli elettori

Le prossime settimane, ci diranno se il lavoro “di semina” del Pd monzese (primarie partecipate, ascolto della città, coalizione e rapporto con la società civile) inizierà a raccogliere i suoi frutti ed anche a Monza il vento potrà finalmente soffiare nella direzione giusta.

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